Page 100 - 1
P. 100

368                                                    Rossella Cancila


                invece  –  come  si  vedrà  –  il  trattato  di  Giuseppe  Daciano  (Venezia,
                1576) . Un decennio più tardi Castore Durante (1586) sottolineerà a
                     27
                sua volta l’importanza di quella parte della medicina che «conserva la
                sanità presente».
                   Individuo  e  collettività,  dunque,  appaiono  due  elementi  di  uno
                stesso sistema in cui la salute passa attraverso la prevenzione prima
                che attraverso la cura: in questo senso Ingrassia si riconnette alla tra-
                dizione galenica che considera l’igiene parte della medicina volta a con-
                servare la salute dei sani , individuando principi che potessero appli-
                                        28
                carsi tanto a livello dei singoli individui, quanto della collettività (sa-
                lute pubblica), nella convinzione che ciascuno potesse fare la propria
                parte a beneficio di se stesso e di tutti, tanto più nella criticità della
                diffusione della peste. La dimensione del benessere pubblico è sempre
                ben presente in Ingrassia, anzi può considerarsi il vero obiettivo della
                sua trattazione e della sua attività. Emerge comunque – vale la pena
                ribadirlo – come le sue prescrizioni e i suoi «avvertimenti», pur sorretti
                da un solido impianto teorico, cerchino sempre e trovino spesso un
                riscontro nell’esperienza: non pochi sono i riferimenti alle pratiche in
                positivo e in negativo, anche in rapporto alle possibilità economiche e
                alle abitudini di soggetti appartenenti a gruppi sociali e culturali dif-
                ferenti.
                   Così, se nella prima e nella seconda parte della sua Informatione
                del  pestifero  et  contagioso  morbo  si  era  occupato  del  morbo  (defini-
                zione, essenza, cause, manifestazione e diffusione) e delle procedure
                attuate per combatterne la diffusione (venti capitoli), nella terza – og-
                getto del mio interesse – sviluppa invece il tema della «preservatione»
                secondo uno schema che ripercorre i sei fattori di alterazione del corpo
                umano,  le  res non naturales  per  l’appunto,  che  costituiranno  il  filo
                conduttore di questo lavoro.


                Igiene della casa: aromi e odori

                   Il primo argomento da lui affrontato è quello relativo alla qualità
                dell’aria domestica, così come in verità anche di quella urbana (il cui
                ambito spetta però ai «reggitori della città»), nella convinzione che la
                corruzione dell’aria dovuta alla commistione di vari vapori avesse un
                ruolo nel disporre i corpi a ricevere il contagio e che dunque agisse


                   27  G.A. Contardo, Il modo di preservarsi e curarsi dalla peste, Genova, 1576; M. Mer-
                cati, Instruttione sopra la peste, Roma, 1576; G. Daciano, Trattato della peste et delle
                petecchie, Venezia, 1576.
                   28  S. Grimaudo, Dove si nasconde la salute? Per un’archeologia dell’igiene greca, in
                Galeno, La salute cit., p. 191.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   95   96   97   98   99   100   101   102   103   104   105