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                Amsterdam, o Danzica) così che il processo di reperimento delle der-
                rate e il viaggio via mare poteva durare fino ad otto mesi, risulta ancora
                più evidente la necessità di disporre di reti informative e logistiche ef-
                ficienti .
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                   La  corrispondenza  mercantile  Recanati-Roux  può  essere  ancora
                una  volta  un  utile  riscontro  delle  questioni  specifiche  sollevate  dal
                commercio cerealicolo nel suo complesso, a prescindere dalle caratte-
                ristiche sociali degli operatori. In un’altra lettera, infatti, troviamo i
                Recanati a consigliare i partner francesi, che avevano probabilmente
                richiesto un’informazione in merito (purtroppo non possediamo la cor-
                rispondenza attiva dei Roux), di sospendere l’invio di un carico di se-
                gale: poiché si era in gennaio, la stagione era tale da consigliare pru-
                denza. Il trasporto (via mare) avrebbe potuto essere più difficoltoso e
                la conservazione del prodotto più complicata. Un ragionamento ana-
                logo venne fatto nello stesso giro d’anni dalle autorità bolognesi, che
                consigliarono di velocizzare l’acquisto di derrate sulla piazza genovese,
                tra le altre cose, «per la navigazione propria per l’Adriatico in tempi
                estivi». Una preoccupazione ancora maggiore riguardava poi la possi-
                bilità che i prezzi aumentassero, a causa della richiesta di cereali dalla
                Lombardia . Nella corrispondenza Recanati-Roux il problema si pone,
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                prevedibilmente, in senso opposto, dato che non solo le condizioni di
                trasporto  intervennero  nella  valutazione  dell’acquisto  di  partite  di
                grani, ma, soprattutto, la convenienza dei prezzi: «per la segala come
                già non l’avete mandata, vi consigliamo sospenderlo per che c’avan-
                ziamo alla stagione e non vorressimo che vi sottoponesti à qualche
                incaglio in una mercanzia molto soggetta a patire, e li grani dolci sono
                in calma e solo li duri di Levante delle quali se ne scarseggia trovano
                il suo esito a L. 15 in circa il sacco» .
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                   Gli esempi riportati consentono di mettere in luce che la rete mer-
                cantile, ovvero la capacità di far circolare informazioni e merci, costi-
                tuiva un fattore determinante, e in questo senso alcuni mercanti ebrei
                potevano far affidamento su networks consolidati ed efficienti; altret-
                tanto centrale appare poi la capacità di intessere rapporti con le auto-
                rità locali, indispensabili per poter ottenere licenze, concessioni, com-
                messe nei casi di emergenza. Lo si vedrà nel dettaglio nei paragrafi
                seguenti. Qui conviene sottolineare, invece, come le implicazioni poli-
                tiche ed economiche del commercio dei cereali da parte di un operatore
                non cristiano poteva comportare la messa in opera di un quadro nor-
                mativo  restrittivo,  proprio  in  ragione  della  delicatezza  del  tema,


                      9  Asbo, Assunteria di Abbondanza, Diversorum, b. 4, cc. 312 r.-313 r.
                   10  Ibidem.
                   11  Accimp, L IX, 920, lettera di Salvatore e Lazzaro Recanati a Gio. Batt.a Honoré
                Roux et Comp.e, Livorno, 26 gennaio 1735.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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