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Scrivere l’altro. Una ricerca in corso sulla costruzione delle differenze... 319
Questa rinnovata attenzione alla dimensione multiconfessionale
del mondo ha portato alla luce, da una parte, il peso quantitativo e
qualitativo delle esperienze di minoranza e, dall’altra, la straordinaria
rilevanza della mobilità individuale e di gruppo nel periodo, al di là dei
suoi scopi e delle sue ragioni. Nel 2015, Nicholas Terpstra ha provato
in maniera convincente la stretta correlazione tra i due fenomeni nel
lungo Cinquecento. I rifugiati – che fossero tali perché costretti all’esi-
lio o che avessero deciso volontariamente di trasferirsi in contesti più
accoglienti – contribuirono attivamente a disegnare nuove forme di ag-
gregazione, che ridefinirono i modelli dell’appartenenza comunitaria
non solo a livello dei singoli gruppi confessionali. Il rafforzamento isti-
tuzionale delle compagini statuali del lungo Cinquecento fece propria
l’istanza di purezza che aveva attraversato l’Europa e il Mediterraneo
almeno dalla metà del Trecento. Per quanto interpretato variamente
tra cattolici, protestanti, ebrei e musulmani, questo obiettivo finì per
coincidere con l’impegno a proteggere la società dei fedeli, a mante-
nerla incontaminata e al sicuro dalle minacce esterne, comunque que-
ste fossero declinate. L’ambizione di purgare, reprimere e cancellare
ogni manifestazione di eterodossia si scontrò, però, con la diffusione
estesa e difficilmente controllabile del dissenso religioso, nei suoi in-
trecci sempre più inestricabili con la guerra e con la politica: masse di
esuli per fede che si spostavano attraverso i confini del continente se-
condo convenienza e opportunità e che, di volta in volta, costringevano
chi li accoglieva a ripensarsi e riorganizzarsi in molti modi .
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L’impatto della cosiddetta Western Sephardi Diaspora costituisce,
da questo punto di vista, un esempio paradigmatico dei processi di
alterizzazione e della loro straordinaria complessità . Nel 1492, l’Editto
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dell’Alhambra diede concretezza all’ansia di purezza che aveva attana-
gliato la Spagna della Reconquista per decenni, senza, con questo, riu-
scire a lenirla. L’applicazione immediata del provvedimento finì, infatti
e paradossalmente, per confermarne e amplificarne le ragioni, dando
forza ulteriore alla repressione cruenta e alle discriminazioni crescenti
del periodo successivo. Fuori dalla penisola iberica, l’ondata dei pro-
fughi, che comprendeva anche gli ebrei di Sicilia, Sardegna e di una
gran parte del Sud Italia, si riversò ovunque fosse possibile, con con-
seguenze significative tanto per la vita delle comunità ebraiche locali
chiamate a un difficile percorso di fusione quanto nella ridetermina-
zione dei rapporti minoranza-maggioranza negli Stati che offrirono
5 N. Terpstra, Purezza e fede. Chiese ed esuli religiosi nell’Europa moderna, Il Mulino,
Bologna 2020 (ed. or. Cambridge University Press, Cambridge, 2015).
6 Su cui, vedi ora, l’ottima sintesi, L’Europe des diasporas, XVI-XVIIIe siècle, a cura
di M. Monge e N. Muchnik, Puf, Paris, 2019.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)