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Nicchie commerciali e resilienza dei sistemi economici mediterranei di età moderna... 657
zione . Sulla rotta Venezia-Alessandria d’Egitto la posizione di questi
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ultimi si rinforza nel corso del XVIII secolo, mentre si distinguono al-
cuni dei membri di spicco della comunità ebraica veneziana del tempo,
tra cui Daniel Bonfil e Emmanuel Jacur. I consegnatari dei barili di
conterie e delle casse di manifatture a lume sono prevalentemente le
case di negozio veneziane del Cairo, tra cui le cristiane Battaggia &
Pini e Rossetti & Fornasini emergono per la loro stabilità. Ad Aleppo,
il commercio delle perle di vetro è quasi integralmente controllato dai
negozianti ebrei veneziani (Alteras, Sarfati, Belilios) e livornesi (Pic-
ciotto), benché vi sia spazio per altri operatori come l’armeno Giovanni
de Serpos. Le perle rientrano quindi negli interessi dei principali attori
mercantili veneziani del XVIII secolo.
Pur essendo dei prodotti di nicchia, le perle di vetro rappresentano
una quota considerevole del commercio veneziano con l’Impero otto-
mano. Secondo i Registri, esse equivalgono al 15% circa del valore delle
esportazioni e riesportazioni transitate per il porto di Venezia e dirette
verso i mercati levantini negli anni 1770 e 1780 . La loro importanza
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varia, naturalmente, a seconda del mercato regionale ottomano ed è
sicuramente più importante in Egitto e in Siria che a Salonicco o a
Smirne. Negli anni 1760, al Cairo, conterie e manifatture a lume rap-
presentano tra il 10% e il 20% delle merci arrivate da Venezia , men-
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tre ad Aleppo – come già osservato da Vera Costantini - le sole cor-
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niole formano il 25% del commercio veneziano . In entrambi i casi,
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si tratta di nicchie commerciali del valore di alcune decine di migliaia
di ducati , delle cifre considerevoli.
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Come sottolineato in precedenza, non è solo una questione di cifre.
Le perle di vetro si inseriscono infatti nei meccanismi di scambio
47 Asve, Vsm, Prima serie, b. 201, 605, 639, 909-910, 913-918.
48 Asve, Vsm, Registri, regg. 13, 18, 23, 29, 35, 41, 47, 52, 57, 63, 67, 72, 76, 80,
85, 90, 95, 100.
49 Asve, Vsm, Prima serie, b. 201, 605, 641.
50 V. Costantini, Il commercio veneziano ad Aleppo nel Settecento, «Studi Veneziani»,
n.s., n°42, 2001, pp. 143-211.
51 Perle a lume che imitano la corniola, una varietà di calcedonio considerata una
pietra semi-preziosa.
52 Asve, Vsm, Prima serie, b. 604, 25.11.1785, 10.05.1787.
53 Ad esempio, nel 1762, in un momento negativo per il commercio delle vetrerie in
Egitto, il valore stimato in dogana delle perle di vetro veneziane arrivate al Cairo è di
circa 1,7 milioni di para, cioè più di 20 000 ducati, secondo i dispacci consolari Asve,
Vsm, Prima serie, b. 605; per il tasso di cambio tra moneta egiziana e veneziana si veda
S. Pamuk, A Monetary History of the Ottoman Empire, Cambridge University Press, Cam-
bridge, 2003, p. 175. Sempre secondo le stime doganali, il valore delle perle di vetro
veneziane giunte ad Aleppo tra 1784 et 1786 è di più di 40 000 ducati all’anno (tasso di
cambio presente nei dispacci consolari), Asve, Vsm, Prima serie, b. 604, 25.11.1785,
10.05.1787.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)