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                figli,  cresciuti  alla  corte  di  Giacomo  II,  tornarono  in  Sicilia  ormai
                adulti. Isabella sposò Ponç Ugh d’Empúries detto Malgaulí, e poi rima-
                sta vedova e ormai matura, colui che sarà la colonna del partito cata-
                lano in Sicilia, Raimondo Peralta, conte di Caltabellotta, mentre Eleo-
                nora, la cui straordinaria bellezza è stata cantata da Giovanni Boccac-
                cio, dopo una serie di trattative matrimoniali fallite, sposò nel 1316 un
                membro della più prestigiosa famiglia di parte latina, Giovanni Chia-
                romonte che sarà detto il giovane, conte di Modica  . Questa prima
                                                                   70
                famiglia morganatica del giovane sovrano, nata negli anni di più com-
                pleto isolamento della Sicilia, mostra tanto per la scelta della partner,
                di famiglia catalana vicina a Pietro il grande, che per i nomi scelti per
                i figli (Alfonso, e Isabella, come i fratelli maggiori, Sancho, come un
                fratellastro illegittimo) il forte attaccamento di Federico, malgrado la
                violenta rottura, alla sua famiglia e all’identità catalana, poi confer-
                mata nel suo testamento .
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                   Rifiutando la prima proposta di matrimonio per la sua primogenita
                Federico III aveva dichiarato che non voleva prendere impegni troppo
                precoci per permettere alle figlie di scegliere tra il chiostro e il matri-
                monio: ma pensava in realtà a un progetto ben preciso, e cioè al mo-
                nastero clariano di Messina, fondato da sua madre dopo la morte del
                primogenito Alfonso, in cui Costanza progettava di ritirarsi, e dove ve-
                nivano educate le principesse della casa reale. Ad entrare nel mona-
                stero sarà la terza figlia, Caterina, che ne sarà badessa, e vi morirà nel
                1341, ancora giovane, «in odore di santità» secondo Francesco Testa,
                biografo di Federico III .
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                   Intanto cominciavano le trattative matrimoniali per le nipoti, figlie
                di  Pietro  II,  associato  al  trono  nel  1323,  dopo  il  matrimonio  con


                Messina, 1996, p. 39; su Sibilla contessa di Sialar, M.A. Russo, I Peralta e il Val di Mazara
                nel XIV e XV secolo, Sciascia, Caltanissetta-Roma, 2003, p. 363; sul primogenito del ménage
                educato alla corte aragonese e la gioia di Federico III nel rivederlo adulto, ancora Muntaner,
                cap. 243: «E lo senyor rey feu se venir de Cathalunya son fill Nalfonso Fraderich que nodria
                ab lo senyor rey Darago, e de Cathalunya ell sen mena companya de cauallers e de fills de
                cauallers e daltra gent. E de Barcelona vench en Sicilia, e fon gran goig al senyor son pare,
                com lo vae tant gran e de tant bell tayll». Le rendite maltesi ereditate da Isabella e il titolo di
                conte di Malta conferito ad Alfonso sono altrettante conferme del legame dei Solanell e della
                famiglia illegittima di Federico III con Malta.
                   70  Su questi matrimoni, v. L. Sciascia, Il seme cit., M.A. Russo, I Peralta cit.
                   71  Sul testamento, P. Colletta, Strategia d’informazione e gestione del consenso nel
                regno di Sicilia: la sepoltura di Federico III, «Mediterranea. Ricerche storiche», 4 (agosto
                2005), pp. 221-234.
                   72  Doveva avere circa vent’anni. L’odore di santità di cui parla il biografo di Federico
                III non è suffragato da nessuna testimonianza coeva. Il fatto che le principesse siciliane
                venissero educate nel monastero messinese si deduce dall’inveterata tradizione secondo
                la quale non solo Costanza, ma anche Eufemia, Bianca e Violante fossero monache.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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