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                insieme con difficoltà le due doti . Rodolfo e Roberto erano legati da un
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                forte vincolo non solo di sangue, ma anche politico e affettivo: è probabile
                che il progetto del doppio matrimonio sia nato da contatti di Elisabetta
                col vedovo di sua sorella. Rodolfo e Roberto offrirono come dotario alle
                principesse siciliane numerosi castelli .
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                   Beatrice ebbe sette figli. Morì a quarant’anni, il 12 ottobre 1365,
                ed è sepolta nell’abbazia cistercense di Schönau, nei pressi di Hei-
                delberg, dove si era ritirata la suocera quando era rimasta vedova e
                dove aveva soggiornato a lungo insieme ai figli durante le assenze
                del marito, coinvolto in una lunga controversia con uno zio. È ri-
                cordata nell’obituario della Collegiata di Neustadt, fondata da Ro-
                dolfo e costruita dal suo successore, il fratello Roberto I, come pan-
                theon familiare: domina Beatrix, regina de Sicilia, mater domini Ru-
                perti, regis Romanorum, et conthoralis domini ducis Ruperti Braudi-
                cii, e nell’anniversario della sua morte veniva dato un fiorino cuilibet
                persone communes presencias habenti unum florenum pro presenciis
                oltre alla spesa per la cera e le luci, e si distribuiva pane ai poveri .
                                                                                 85
                Il marito non si risposò. Suo figlio Roberto fu eletto re dei Romani
                nel 1400 contro Venceslao del Lussemburgo, e tentò una discesa in
                Italia contro Gian Galeazzo Visconti: tra i discendenti di Federico III
                è  quello  che  più  si  è  avvicinato  a  realizzare  i  sogni  imperiali  del
                nonno catalano. Beatrice e il marito mantennero sempre affettuosi
                rapporti  epistolari  con  la  sorella  Eleonora,  regina  d’Aragona,  ma
                non c’è traccia di rapporti, anche indiretti, con gli altri fratelli rima-
                sti  nell’isola;  parlando  del  ruolo  del  marito  a  fianco  del  cugino
                Ludovico del Brandeburgo in uno scontro armato il cronista sente
                il  bisogno  di  specificare  che  il  giovane  conte  aveva  una  moglie
                siciliana .
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                   Margherita rimase vedova dopo soli quattro anni di matrimonio. Un
                anno prima di morire il marito aveva perso la vista. Nell’obituario di
                Neustadt viene ricordato come



                   83  G. Cosentino, Le infanti Margherita e Beatrice sorella e figliuola del re Pietro II,
                «Archivio storico siciliano», 11 (1887), pp. 397-414: le doti consistevano nello ius exiture
                per 13.320 salme di frumento da esportare dal porto di Termini, in parte venduto a tre
                uomini d’affari di origine toscana, il 17 giugno 1344.
                   84  A. Koch, J. Wille (a cura di), Regesten, pp. 138, 297.
                   85  L. Grünenwald, Wittelbachische Denkmäler und Jahrgedächtnisse in der Stiftskir-
                che zu Neustadt a. d. H., in «Mitteilungen des Historischen Vereins der Pfalz.» Band 19,
                1895, p. 135.
                   86  «Habentem uxorem siculam» (A. Koch, J. Wille (a cura di), Regesten, pp. 296 sg,
                doc. n. 4936).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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