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Sulle tracce delle principesse migranti. Un dossier siciliano    689


                    con una violenta invettiva contro Federico, hereticus et fautor eorum,
                    cismaticus et peior quam Sarracenos . Le bones coses che auspicava
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                    Giacomo II non si realizzarono: fallito anche il progetto matrimoniale
                    con un figlio di Filippo di Taranto, che sarebbe rientrato nelle trattative
                    di pace con gli Angioini, quello di un matrimonio con un figlio di Lu-
                    dovico il Bavaro, di cui si parlava nel 1327, e quello, lungamente di-
                    battuto e sempre aspramente rifiutatato da Giovanni XXII, col cugino
                    Pietro conte de Ribagorza e d’Empúries  , Costanza, giovane, ancora
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                    vergine e ricchissima, dopo sette anni di vedovanza finisce per sposare
                    Leone V, re d’Armenia, anche lui attratto oltre che dal suo dotario,
                    composto da terre in Cipro che davano una ricca rendita annua dalla
                    possibilità di incrementare le presenze occidentali in Armenia, argo-
                    mento che già aveva convinto il povero Enrico. Leone era stato incoro-
                    nato a 10 anni, e subito dopo sposato alla figlia del suo tutore, lo zio
                    Oshin: raggiunta la maggiore età, aveva fatto giustiziare zio e moglie,
                    accusata di condurre una vita dissoluta  . Leone aveva ventun anni,
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                    Costanza ventisette: «Il re d’Armenia Lewon sposò la figlia del re di
                    Sicilia Federico, principessa onesta e virtuosa. Che Dio accordi al no-
                    stro re e alla nostra regina una lunga vita, e che essi possano vedere i
                    figli dei loro figli! Amen»: così commenta il matrimonio del giovane re
                    un cronista armeno . Contemporaneamente, Leone rilascia un privi-
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                    liegio in favore dei siciliani, dando ai «cari e insigni abitanti di Sicilia»
                    ampie libertà di commercio e consistenti sgravi fiscali «per I’amore e il
                    favore del nostro illustre padre re Ftrik»  . La presenza esotica degli
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                       60  H. Finke, Acta Aragonensia cit., vol. I, p. 415. Secondo Michele Stefani, informa-
                    tore di Federico III alla corte papale, la dispensa era già in cancelleria.
                       61  Ivi p. 426 s., lettera di Nicola di Lauria a Giacomo II. Le trattative matrimoniali
                    riguardanti Costanza sono ampiamente e dettagliatamente trattate in Cingolani,
                    Colomer Casamitjana..., ma v. anche S. Fodale, Alfonso il Benigno e il matrimonio dei
                    figli di Federico III, in J. Mutgé i Vives, R. Salicrú i Lluch, C. Vela Aulesa (a cura di), La
                    Corona catalanoaragonesa, l’Islam i el món mediterrani. Estudis d’història medieval en
                    homenatge a la doctora Maria Teresa Ferrer i Mallol, Consejo superior de investigaciones
                    científicas, Barcelona, 2013, pp. 249-257. Per il matrimonio con l’infante Pietro: S. Fo-
                    dale, Su l’audaci galee de ’Catalani (1327-1382). Corona d’Aragona e Regno di Sicilia
                    dalla morte di Giacomo II alla deportazione di Maria, ISIME, Roma 2017, p. 7.
                       62  J. Colomer Casamitjana, El matrimoni entre l’infant Pere cit.; J. Dardel, Chronique
                    d’Armenie, in Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens, Paris, 1906,
                    t. II, p. 20).
                       63  E. Dulaurier, Recueil des historiens des croisades. Documents armeniens, Impr.
                    Nat., Parigi, 1869, vol. I, p. 671.
                       64  M. Bais, Il privilegio dei Siciliani di re Lewon IV (1331): una pagina delle relazioni
                    tra gli Armeni e la Sicilia, in D. Ciccarelli, C. Miceli (a cura di), Testimonianze manoscritte
                    della Sicilia: codici, documenti, pitture, Officina di studi medievali, Palermo, 2006, p. 54.
                    Sul documento e i suoi contenuti, oltre all’articolo di Bais, v. C. Trasselli, Sicilia, Levante
                    e Tunisia nei secoli XIV e XV, S.E.D., Trapani, 1952, p. 26.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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