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722 Giuseppe Caridi
La serenissima Maestà del Re rende infinite grazie a voi illustri, spettabili
e magnifici Baroni della supplica fatta in favore dell’illustrissimo Signore D.
Ferrante suo carissimo figlio, e per soddisfare alla domanda vostra, l’intitola
da quest’ora, e dichiara Duca di Calabria immediato erede e successore di
questo Regno, e si contenta se gli giuri omaggio dal presente dì 63 .
Il giorno seguente, domenica 3 marzo, il sovrano insieme con il figlio
e i baroni intervenuti al Parlamento si recò alla chiesa delle monache
di San Liguoro, dove, dopo la messa, si svolse la solenne cerimonia
della investitura. A Ferrante il padre diede le insegne del ducato di
Calabria, pose sulla testa un cerchio d’oro, una spada guarnita di
gioielli nella mano destra e lo nominò suo successore nel Regno di
Napoli facendone redigere apposito diploma. Venne così ufficialmente
ratificata l’investitura ducale che era stata tuttavia già conferita a Fer-
rante durante il Parlamento di Benevento, come risulta dalla qualifica
di duca di Calabria e luogotenente generale riportata in un documento
con cui il 20 giugno1442 egli aveva assegnato un incarico di funziona-
rio della dogana di Napoli a tale Nicola de Galluccio . Della richiesta
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del parlamento di concedere a Ferrante la successione al trono di Na-
poli furono informati i consiglieri di Barcellona da Antonio Vinyes, loro
ambasciatore nella città partenopea . Il 9 marzo 1443 Alfonso ritornò
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con i baroni a san Lorenzo e pose termine al Parlamento confermando
quanto si era già deciso e concedendo altre grazie al baronaggio e al
Regno.
63 Bsnsp, Capitoli Gratie & Privilegii cit., E. Pontieri, Alfonso il Magnanimo re di Napoli
cit., pp. 71-72.
64 Asn, Sommaria. Curiae, anno 1442, ff. 6r-7r.
65 Mensajerós barceloneses en la corte de Nápoles cit., doc. 164, pp. 217-221.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)