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730 Igor Melani
conseguenza di esso pascendosi dei frutti stessi di quella terra, sono
innanzitutto abbondanti e di enormi dimensioni, dipoi mansueti e a
loro volta molto prolifici: «bestiame domestico d’ogni specie da far’
carne […], ha il paese in grandissima copia; i buoi precipuamente in
Frigia & in Hollanda sono grandissimi, & molti se ne truovano smisu-
rati […]. Et sono tutte queste bestie per la benignità dell’Aria tanto
mansuete, che è maraviglia; di modo, che i tori ci sono poco piu fieri o
piu salvatichi, che sieno i nostri buoi ordinarij: ma son grandissima-
mente generative» .
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Questa terra, resa fertile dal dominio dell’acqua trasformatosi nei
secoli in dominio sull’acqua grazie all’ingegnosità delle sue popola-
zioni, trova un’altra frontiera della propria liminale esistenza di terri-
torio di confine nell’incontro/scontro tra l’uomo e un altro elemento
naturale, l’aria: figura metonimica da cui si ingenera un clima che,
dominato dal freddo e dall’umidità, attribuisce a essa la forza dinamica
dei poderosi venti , e a quello una corporeità e tratti caratteriali che,
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secondo alcune teorie geo-climatologiche in voga al tempo, tendono al
predominio umorale del calore e della secchezza interiori . Anzitutto,
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anche la popolazione umana risente del rigoglio della terra abbon-
dando in numero (si parla infatti di «gran’ popoli, che hoggi di ci si
truovano habitare» ). Dipoi, da quella combinazione di umori galenici,
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essa vede determinati i tratti fondamentali del proprio carattere, che
derivando dal clima e dall’ambiente rappresentano costanti di lunga
durata, e fanno sì che gli eventi storici che l’hanno vista protagonista
rappresentino delle conseguenze di tale sistema di inclinazioni natu-
rali, e non invece delle cause: «in tutti questi affetti, conforme a quello
che ne scrive Cesare», gli olandesi mantengono «l’antica costuma,
19 Cfr. ibidem.
20 Cfr. ivi, p. 8, dove a proposito di «qualità dell’Aria» si afferma che «l’aria del paese
se bene è humida & grossa, è nondimeno (si come etiandio per piu riprese afferma Ce-
sare) salubre & propitia per la digestione, & sopra tutto generativa per ogni generatione.
[…] La state ci è bella, & dilettevole, perche oltre alle altre sue qualità, i caldi ordinaria-
mente non ci sono troppo ferventi […]. Il verno comunemente ci è lungo e ventoso, ma
molto freddo & rigoroso quando tira Tramontana, Greco, Levante, & Scirocco; impero
quando gli altri quattro venti contrarij à questi regnano, ilche ordinariamente (come
annotò anche Cesare) più che li tre quarti del tempo avviene, il freddo in pioggia si
converte».
21 Sul rilievo delle teorie umorali di derivazione ippocratico-galenica per la determi-
nazione dei ‘caratteri’ dei popoli secondo la connotazione cosmografica, geografica e co-
rografica dei territori su cui vivono e sulle loro implicazioni climatiche, ci sia consentito
un rimando a I. Melani, Images de l'homme du Nord entre XV e et XVI e siècles: de la déri-
sion à la déraison, in E.F.-X. Gherardi (éd.), Des images qui collent à la peau. Ethnotypes
de Corse, de Bretagne et d'ailleurs, Éditions Alain PIazzola, Ajaccio (Corse), 2020, pp.
75-106.
22 Cfr. Guicciardini, Descrittione […] di tutti i paesi Bassi cit., p. 29.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)