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Sguardi mediterranei sulla «civiltà olandese del Seicento»: il caso toscano 733
‘assolutismo’ e ‘Stato moderno’, e in cui la forma-Stato signorile o mo-
narchica aveva ormai quasi ovunque sostituito i residui delle vecchie
forme repubblicane, il modello olandese costituiva senz’altro un’ecce-
zione, e forse fu questa sua eccezionalità a spingere i contemporanei
cronisti politici a leggere l’ormai sancita indipendenza come l’enne-
simo sussulto e poi infine ricompattamento del magma politico delle
relazioni tra Stati europei: un modo, tutto sommato, per accogliere
(disinnescandone il potenziale esplosivo per il modello dominante
dell’assolutismo monarchico) la neo-nata Repubblica delle Provincie
Unite in un consolidato sistema di accordi, equilibri, scambi di conve-
nienze .
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Certamente, al suo interno la Repubblica risentiva dei conflitti tra
fazioni, e di quelli tra Provincie tradizionalmente più autonomiste e
Provincie più legate alla Spagna, nonché della posizione di debolezza
del nuovo Stadholder Guglielmo II (1647-1650) : ma, nel complesso,
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la seconda metà del Seicento fu per i Paesi Bassi l’epoca in cui la co-
siddetta età della confessionalizzazione prese la forma di una Chiesa
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pubblica, la cosiddetta Chiesa Riformata, che trovò uno dei suoi punti
di forza nell’istituzionalizzazione della pratica della tolleranza, anche
nei confronti dei Cattolici. Un principio, che da molti contemporanei
era criticato come prova della mancanza di sincerità da parte dei go-
vernanti e come causa della frammentazione politica della società
olandese ma che si associò, insieme alla crescita dei commerci tran-
soceanici, alla Seconda o Tarda Età dell’oro olandese (1647-1702):
enorme crescita economica con la quarta fase dello sviluppo del com-
mercio marittimo (1647-1672) che proliferò grazie alla cessazione dei
conflitti e degli embarghi verso e da parte della Spagna e i suoi domini,
all’orientamento della produzione verso il commercio, alla drastica di-
minuzione delle spese militari; crisi economica e demografica delle
città di guarnigione e progressivo investimento nella ristrutturazione
29 Cfr. V. Siri, Del Mercurio overo Historia de’correnti tempi di Vittorio Siri Consigliere
di Stato, et Historiografo della Maestà Christianissima, Tomo XII, Appresso Sebastiano
Mabre-Cramoisy stampatore del Re, nella strada di S. Giacomo, alle Cicogne, In Parigi,
M.DC.LXXVII., pp. 2-3: «timore» e «gelosia» degli spagnoli per un «finale trionfo» della
Francia laddove gli accordi di pace li «scarnassero dal Belgio», desiderio di «libertà» e
«riposo» da una «sanguinosa guerra» a costo di concedere agli olandesi «una pace sì
guadagnosa», resero questi ultimi capaci di tramutare «l’antica ruggine con una delle
Corone, e la collegatione coll’altra […] in Mediatione con amendue».
30 Cfr. J. Israel, The Dutch Republic: its Rise, Greatness and Fall 1477-1805, Claren-
don Press, Oxford, 1995, pp. 595-609.
31 Per una sintesi sui dibattiti storiografici (e relative connessioni) attorno alle tema-
tiche del ‘disciplinamento sociale’ e della ‘confessionalizzazione’ si veda W. Reinhard,
Disciplinamento sociale, confessionalizzazione, modernizzazione. Un discorso storiogra-
fico, in P. Prodi (a cura di), Disciplina dell’anima, disciplina del corpo e disciplina della
società tra medioevo ed età moderna, il Mulino, Bologna, 1994, pp. 101-123.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)