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Sguardi mediterranei sulla «civiltà olandese del Seicento»: il caso toscano 741
forse una delle cifre distintive del contributo alla percezione e rappre-
sentazione, diffusa nell’Europa del tempo, dei Paesi Bassi come luogo
di eccellenza dello sviluppo scientifico e di alcune applicazioni tecno-
logiche delle sue acquisizioni.
3. Cultura scientifica e filosofia
L’epistola dedicatoria della raccolta dei Saggi del Cimento è rivolta
al Granduca e al fratello Leopoldo, e pare alludere alla volontà di dif-
fondere, attraverso la stampa dell’opera, l’immagine mecenatesca del
governo granducale nei confronti delle scienze e degli uomini di
scienza, pronto a fare della Toscana una patria d’elezione per futuri
scienziati in cerca di protezione. L’«investigazione non fallace del vero»,
ovvero il moderno metodo sperimentale dell’Accademia, è sbandierato
non senza toccare più tradizionali ambiti semantici di catalogazione
del sapere: arti, scienze, filosofia (madre di ogni sapienza), astronomia.
L’insistenza sul piano della comunicazione scientifica veicolata
dalla stampa dei Saggi è il contraltare ‘moderno’ a una visione politico-
culturale della scienza ancora tradizionalmente basata sul ricorso alla
«continuata protezione» di uno dei Principati dell’Italia della Controri-
forma : una conformazione del fare scienza molto lontana da quella
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che contemporaneamente si era andata formando in alcuni del Paesi
europei che la comitiva granducale avrebbe visitato negli anni imme-
diatamente a venire. Esemplari come possibile raffronto, da questo
punto di vista, restano le notazioni redatte a proposito della visita alla
Royal Society of London avvenuta giovedì 25 aprile 1669, di cui a stu-
pire i viaggiatori toscani furono non solo il «gabinetto» pieno di stru-
menti e la «libreria» sempre aggiornata, ma le pratiche sociali delle ses-
sioni in cui si interveniva senza ordine di precedenza per status e i
molti «privilegi» concessi dal Sovrano e interpretati come contropartita
all’obbligo al disimpegno politico per gli accademici . Questa inevita-
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bile concezione ‘cortigiana’, aristocratica e socialmente ‘statica’ della
scienza e delle sue applicazioni, come vedremo, era il sottofondo su
60 Cfr., per quanto sopra riportato, <Epistola Dedicatoria> Al Serenissimo Ferdinando
II. Gran Duca di Toscana, in Saggi di naturali esperienze fatte nell’Accademia del Cimento
sotto la protezione del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal Segretario
di essa Accademia, per Giuseppe Cocchini all’Insegna della Stella, In Firenze, MDCLXVI,
cc. (n.n.) <b>1r-2v.
61 Cfr., per quanto qui esposto, Un Principe di Toscana in Inghilterra e in Irlanda nel
1669 cit., pp. 59-61. Per i rapporti tra l’Accademia del Cimento e la Royal Society si veda
M. Feingold, The Accademia del Cimento and the Royal Society, in M. Beretta, A. Cleri-
cuzio, L.M. Principe (edd.), The Accademia del Cimento and its European Context, Science
History Publications, Sagamore Beach, 2009, pp. 229-242.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)