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                cui  si  sarebbe  adagiata  la  descrizione  della  società  e  dell’ambiente
                olandesi soprattutto in relazione al tema dell’applicazione tecnologica
                e all’uso ‘sociale’ delle scoperte e delle invenzioni tecnico-scientifiche.
                   Nel successivo «Proemio a Lettori», i Saggi del Cimento prosegui-
                vano prendendo abbastanza chiaramente posizione per un elogio dello
                sperimentalismo più accentuato, sospinto oltre i limiti dell’anti-carte-
                sianesimo fino al punto di negare ogni velleità induttiva al proprio me-
                todo, e quasi negando la possibilità di estrapolare qualsivoglia elabo-
                razione concettuale e filosofica astratta dalla materialità della singola
                realtà sperimentale: una posizione che, nella sua Digression del 1688,
                Fontenelle avrebbe riconosciuto proprio agli accademici del Cimento,
                insieme ai colleghi francesi della Académie des Sciences e a quelli in-
                glesi della Royal Society, e che, egli affermava, era debitrice più alle
                posizioni di Mersenne che non a quelle di Descartes (convinto che ogni
                vero sapere derivasse da principi universali) .
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                   Tuttavia,  un  profondo  sostrato  filosofico-religioso  impregna  il  di-
                scorso scientifico: la concezione generale della Creazione si mischia
                con un’immagine galileiana, quella del mondo come «fabbrica» , e og-
                                                                            63
                getto  primario  della  disquisizione  è  il  tema  della  «idea  della  verità»:
                della verità della natura e del senso della verifica sperimentale come
                strumento  per  avvicinarsi  a  quella  verità,  legata  alla  creazione  del
                mondo, dunque universale, assoluta e divina, ma oscura ai sensi limi-
                tati  del  sapere  umano,  e  ammantata  talvolta  dalla  falsità  della  sua
                presunta sapienza .
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                   La Creazione, pur «sovrana beneficenza di Dio», determina al tempo
                stesso  il  distacco  dell’uomo  incarnato-materia  dalla  vera  sapienza,
                inattingibile in quanto eterna e per l’appunto divina: all’uomo, tutta-
                via,  non  è  negato  il  barlume  di  quella  verità,  la  possibilità  di  «dare
                un’occhiata,  per  così  dire,  all’immenso  tesoro  della  sua  eterna  sa-
                pienza».  Questi  sguardi,  queste  ‘intuizioni’  del  vero,  sono  come



                   62  Cfr. A. Santucci, Introduzione all’edizione italiana, in R. Foster Jones, Antichi e
                moderni. La nascita del movimento scientifico nell’Inghilterra del XVII secolo (1961), trad.
                it. di D. Panzieri, il Mulino, Bologna, 1980, pp. 7-8.
                   63  Cfr. G. Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632), Giornata I,
                in Id., Opere, Mondadori, Milano, Vol II, a cura di F. Brunetti, 2008, p. 31: «Aristotile
                accenna, un solo esser al mondo il moto circolare, ed in conseguenza un solo centro, al
                quale solo si riferiscano i movimenti retti in su e in giù; tutti indizi che egli ha mira di
                cambiarci le carte in mano, e di volere accomodar l’architettura alla fabbrica, e non
                costruire la fabrica conforme i precetti dell’architettura: ché se io dirò che nell’università
                della natura ci posson essere mille movimenti circolari, ed in conseguenza mille centri,
                vi saranno ancora mille moti in su e in giù». L’uso ‘tipizzante’ della locuzione pare testi-
                moniato dalla scelta esemplare del Grande Dizionario della Lingua Italiana, a cura di S.
                Battaglia, ad vocem Fabbrica, Vol. V, E-Fin, Torino, UTET, 1995, p. 540.
                   64  Cfr. Proemio a lettori, in Saggi di naturali esperienze cit., cc. (n. n.) + r-v.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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