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                notevoli applicazioni tecnologiche. Del resto, come accennato, l’inte-
                resse  per  i  fenomeni  anche  climatici  relativi  all’elemento  naturale
                dell’aria facevano parte del bagaglio culturale di un toscano del Sei-
                cento, come dimostrato dai notevoli sforzi sperimentali degli Accade-
                mici  del  Cimento  finanziati  dal  Granduca 114 ,  i  cui  Saggi di naturali
                esperienze del 1666 descrivevano gli strumenti utilizzati per lo studio
                dei  mutamenti  di  pressione  dell’aria  in  conseguenza  degli  sbalzi  di
                temperatura. Relativamente agli elementi atmosferico-climatici, gli Ac-
                cademici fornivano, all’interno della rendicontazione della prima serie
                di strumenti utilizzati per i loro esperimenti, un’attenta descrizione di
                quello che «dicesi comunemente Termometro», affermando che «utilis-
                sima cosa è, anzi necessaria nell’uso delle naturali esperienze, l’aver
                esatta notizia de’ mutamenti dell’aria. Imperciocchè assorbendone ella
                dentro ‘l suo seno le cose tutte, e sopra di esse dalla sovrana altezza
                di sua regione piombandosi, tutte sotto ‘l torchio dell’aria gemono, ed
                alle strette piu, o meno gagliarde, che ricevon da essa, o respirano, o
                maggiormente oppresse rimangono». E a proposito dell’aria come vei-
                colo di forze fisiche legate ai principali elementi atmosferici, si consi-
                derava che «secondo la varia tempera, ch’ell’à dal Sole, o dall’ombra,
                dal caldo, o dal freddo, si come anche per essere aperta, e libera, o
                ingombrata da nuvoli, o gravata di nebbia si fa più rata, o più densa,
                e si più leggiera, o pesante» 115 . Più avanti, a proposito di un altro stru-
                mento usato con funzione di igrometro, gli Accademici parlavano espli-
                citamente dell’importanza che i venti hanno nel determinare il grado
                di umidità dell’aria, riconoscendo in essa un fattore di assoluto rilievo
                per la resa scientificamente esatta delle indagini sperimentali:

                potremo ancora con esporre all’aria questo strumento quando traggono venti,
                venire in cognizione quali di essi sieno più pregni d’umido, e quali più degli
                altri secchi, ed asciutti. […] Vero è, che di queste cose non si può dare una
                certa regola, potendo elleno variare per moltissimi accidenti, non solo della
                stagione, e dell’aria; ma eziandio de’ luoghi, e de’ paesi stessi, per ragion de’
                quali i giudizzi di detti venti alcuna fiata si mutano. E noi sappiamo, che in
                certe Città, e luoghi, i venti Meridionali son più deboli, che a noi [….]. Non per
                tanto lascerà il nostro strumento d’esser fedele a ciascun paese dov’egli venga
                posto in uso, ed all’ordinarie indicazioni delle nature di que’ venti, si troverà
                assai aggiustatamente rispondere, con la sua operazione 116 .


                   114   Si  veda  in  proposito  S.  Montacutelli,  Air “Particulae” and Mechanical Motions:
                From the Experiments of the Cimento Academy to Borelli’s Hypoteses on the Nature of Air,
                in The Accademia del Cimento cit., pp. 59-72.
                   115  Cfr. Saggi di naturali esperienze cit., Dichiarazione d’alcuni strumenti per conoscer
                l’alterazioni dell’aria derivanti dal caldo, e dal freddo, pp. I-II (p. III per una bella rap-
                presentazione grafica degli strumenti descritti).
                   116  Cfr. Saggi di naturali esperienze cit, Dichiarazione di un altro strumento che serve
                per conoscere le differenze dell’umido nell’aria, pp. XIV-XV (p. XIII per una rappresenta-
                zione grafica).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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