Page 235 - 1
P. 235

Nazioni e fazioni: la frammentazione della compagnia gesuitica nel Brasile coloniale  761


                    precedente rapporto informativo (Noticias e reparos sobre a Provincia
                    do Brasil) da lui inviato nel 1688 al preposito generale Tirso González .
                                                                                       5
                       Andreoni, all'epoca, era uno dei maggiori protagonisti degli scontri
                    che stavano dilaniando la Provincia gesuitica brasiliana, dovuti a di-
                    vergenze sulla distribuzione dei maggiori incarichi all’interno dei vari
                    collegi, sulla gestione delle risorse e dei beni materiali di cui residenze
                    e missioni disponevano, sullo sfruttamento della forza lavoro indigena
                    e sul controllo degli "aldeamentos" locali . Nel quadro di una tale con-
                                                            6
                    flittualità, sotto l’apparente veste descrittiva e il più scontato signifi-
                    cato statistico, documenti come quelli appena citati – elenchi dei ge-
                    suiti attivi in Brasile, così come dei padri provinciali e dei maestri dei
                    novizi succedutisi fin da metà Cinquecento, con il nome di ognuno, la
                    relativa origine geografica e l’età avuta al momento dell'ingresso nella
                    compagnia – potevano appunto presentare una funzione performativa,
                    tesa non tanto a illustrare o misurare la realtà circostante, quanto ad
                    intervenire con efficacia su di essa. Nello specifico, per mezzo di tali
                    documenti, si trattava anche di condizionare in qualche modo l’anda-
                    mento degli scontri in atto.
                       Erano scontri di tipo fazionario e raccontati come tali, che contri-
                    buirono a frammentare l’auspicata compattezza della Provincia gesui-
                    tica brasiliana, con ripercussioni concrete sulla configurazione terri-
                    toriale dell’attività missionaria e sulle relative dinamiche giurisdizio-
                    nali.  Nella  dialettica  che  ne  inquadrò  le  vicende,  elementi  distintivi
                    come  quelli  della  provenienza  geografica  (nascita  e  formazione)  e
                    dell’appartenenza nazionale giocarono un ruolo significativo. Lo dimo-
                    stra anche il linguaggio usato, in quanto strumento di identificazione,
                    dagli attori in gioco, tra cui lo stesso Andreoni, ciò che di per sé costi-
                    tuiva – dal punto di vista «emico»  – il riflesso di categorie concettuali
                                                     7
                    assai diffuse tra i religiosi attivi nel Nuovo Mondo.
                       È quest’ultimo un aspetto da non sottovalutare, che evidenzia come
                    nessuna istituzione possa essere considerata alla stregua di un corpo
                    unitario  e  compatto,  quasi  fosse  un  blocco  monolitico  in  grado  di


                       5  Arsi, Brasiliae, n. 3(II), cc. 248r-251v; n. 5(II), cc. 91r-95v, 155rv.
                       6  Sugli “aldeamentos”, specifici insediamenti realizzati dai gesuiti dove raccogliere
                    e controllare gli indigeni da convertire, cfr. M. Massimi, Il potere e la croce. Colonizza-
                    zione e riduzioni dei gesuiti in Brasile, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2008, pp. 52-74;
                    A. Tomassini, La fondazione religiosa di un impero coloniale. Manuel da Nóbrega (1517-
                    1570), Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2010, pp. 123-150. Dal loro modello
                    derivò la più nota esperienza delle "reducciones", su cui G. Imbruglia, L’invenzione
                    del Paraguay. Studio sull’idea di comunità tra Seicento e Settecento, Bibliopolis, Napoli,
                    1987, pp. 75-116.
                       7  Sull’approccio «emico» alla lettura delle fonti, cfr. S. Cerutti, Histoire pragmatique,
                    ou de la rencontre entre histoire sociale et histoire culturelle, «Tracés. Revue de Sciences
                    humaines», n. 15/2 (2008), pp. 147-168.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   230   231   232   233   234   235   236   237   238   239   240