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760 Matteo Giuli
A proposito della presenza gesuitica nel mondo coloniale di Antico
Regime, è stato detto che il personale coinvolto, tranne alcune «lumi-
nose eccezioni», non fosse scelto tra «i soggetti più validi»; secondo tale
interpretazione, «i migliori rimanevano in Europa», impegnati nella dif-
ficile riconquista cattolica, mentre le missioni nel Nuovo Mondo «tal-
volta erano usate come luogo ove relegare personaggi imbarazzanti da
un punto di vista religioso e politico [...], o anche semplicemente psi-
cologico» . Per avallare questa ipotesi, è stato fatto l’esempio dei cata-
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loghi della Provincia gesuitica brasiliana, sulla base dell'elenco di di-
versi missionari con «notevoli difetti caratteriali», evidenziati dalla ri-
corrente presenza dell’aggettivo collericus .
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Senza voler disconoscere tale punto di vista, valido anche per le
missioni in Asia, si potrebbe tentare di analizzare il problema in modo
diverso. In primo luogo, col precisare che tale aggettivo, all’epoca, non
aveva un significato necessariamente negativo. Sulla base della filoso-
fia aristotelico-tomista e soprattutto dell’antica teoria medica degli
umori, il ‘collerico’ era considerato un individuo energico, dotato di
forza di spirito e di ingegno, qualità che gli permettevano di avere una
buona predisposizione, nello specifico, per l’apprendimento delle lin-
gue (talentum ad linguas) e per la predicazione (talentum ad conciona-
tum); caratteristiche certamente essenziali per l’attività missionaria nel
Nuovo Mondo – e appunto nei cataloghi triennali della Provincia brasi-
liana vi è un «prevalere consistente dei soggetti [definiti] collerici» –, ma
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più in generale funzionali all’ingresso in una compagnia dalla netta
vocazione attiva ed espansiva come quella ignaziana .
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C’è poi un altro aspetto da evidenziare, ancora più importante: tali
cataloghi non devono essere interpretati come il prodotto di una de-
scrizione sempre oggettiva dell’esistente, ma come documenti talora
performativi, e quindi dal valore anche strumentale e rivendicativo. Ne
sono un esempio quelli compilati, proprio in Brasile, dal gesuita to-
scano Giovanni Antonio Andreoni nel 1694 (Catalogus Personarum) e
nel 1698 (Catalogus Provinciae Brasilicae confectus), così come un
1 Cfr. S. Pavone, I gesuiti dalle origini alla soppressione. 1540-1773, Laterza, Roma-
Bari, 2021 (ed. digitale), p. 77.
2 Ibidem.
3 Cfr. M. Massimi, Estudos sobre a contribuição da antiga Companhia de Jesus ao
desenvolvimento dos saberes sobre o psiquismo humano no Brasil colonial, «Clio. Revista
de Pesquisa Histórica», v. 27, n. 2 (2009), pp. 163-191.
4 Cfr. L. Ferreira Panazzolo, M. Massimi, Categorias antropológicas nos Catálogos
Trienais da Companhia de Jesus, «IHS. Antiguos jesuitas en Iberoamérica», v. 3, n. 1
(2015), pp. 21-45.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)