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                questi rendono il numero considerabile de’ casini, giardini e ville con orna-
                menti di statue, contornati da fossi, da’ quali si vede in bell’ordine tagliata
                la detta pianura 119 .

                   Non si tratta, nonostante l’apparenza, di un lessico ‘generico’ o ge-
                nericamente letterario, proprio ad esempio dell’ormai consolidato ge-
                nere della letteratura di viaggio. Il termine «marazzo» è infatti assai
                desueto, comparendo nel Dizionario degli accademici della Crusca solo
                alla V edizione (Otto-Novecentesca) 120 ; ma del resto anche laguna (la-
                cuna, e laguna), compare con una certa ampiezza di esempi ‘scientifici’
                solo nella III edizione (1691, dedicata al Granduca Cosimo III) 121 , es-
                sendo, nelle prime due (1612 e 1623), riportata la voce lagone, laguna,
                con esemplificazioni dai Miracoli della Madonna e dall’Ottimo commento
                della Divina Commedia di Andrea Lancia 122 .
                   Come si può notare da questi due ultimi esempi, sia l’elemento cli-
                matico (vento) sia l’elemento ambientale (acqua), che pur costituivano
                già nella tradizione degli scritti di viaggio due dei punti fondamentali
                dell’analisi della ‘natura’ dei Paesi Bassi anche in relazione allo sfrutta-
                mento ambientale da parte dell’uomo, assumono qui una peculiarità
                che testimonia senz’altro la percezione delle specifiche capacità della
                popolazione  olandese  nello  sfruttamento  ‘tecnologico’,  ingegneristico
                dell’ambiente. È un tratto chiaramente condiviso con l’approccio ‘scien-
                tifico-tecnologico’ e ‘socio-imprenditoriale’ del governo granducale, che
                oltre ai viaggi di acquisizione di conoscenze tecnologiche commissionati
                a tecnici come Pietro Guerrini, finanziava e sosteneva come osservato
                l’attività scientifico-sperimentale dell’Accademia del Cimento, che come
                abbiamo visto (cfr. supra) aveva dedicato negli anni parte della sua at-
                tività sperimentale all’esecuzione di ‘esperienze’ specifiche volte a valu-
                tare l’ipotesi della comprimibilità dell’acqua, infine negandola a diffe-
                renza di quella dell’aria (e più in generale aria e acqua costituiscono gli
                elementi naturali più frequentemente posti dagli Accademici al centro
                dei loro esperimenti). Prove, tra le molte ancora reperibili, dell’articolata
                coerenza dello sguardo toscano sull’Olanda del Seicento.


                   119  De twee reizen van Cosimo de’Medici cit., p. 272.
                   120  Cfr. Vocabolario degli Accademici della Crusca, Quinta Impressione, Vol. IX, L-
                Mazzuolo, Tipografia Galileiana, Firenze, 1905, p. 921, ad vocem Marazzo: «Spazio non
                grande di terra paludosa; Luogo paludoso; Pantano».
                   121  Cfr. Vocabolario degli Accademici della Crusca, in questa Terza Impressione Nuo-
                vamente corretto, e copiosamente accresciuto, Nella Stamperia dell’Accademia della Cru-
                sca, In Firenze, Vol. III, MDCXCI, p. 929, ad vocem Lacuna, e Laguna: «ridotto d’acqua
                morta», con esempio dal Trattato dell’agricoltura di Pietro de’ Crescenzi («Se fiume vi
                manca, una lacúna vi si faccia»).
                   122  Cfr. Vocabolario degli Accademici della Crusca (I ed.), Appresso Giovanni Alberti, In
                Venezia, MDCXII, p. 469; Vocabolario degli Accademici della Crusca in questa Seconda Im-
                pressione da’ medesimi riveduto, Appresso Iacopo Sarzina, In Venezia, MDCXXIII, p. 459.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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