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Il Mediterraneo, l'Italia e il fascismo nelle pagine di Pietro Silva 811
ferree degli interessi e degli egoismi dominanti nella politica inter-
nazionale secondo le vecchie concezioni.[…] Siffatto atteggiamento
però si risolse in un deplorevole errore dal punto di vista morale e
dal punto di vista politico perché costituì un’iniqua violazione degli
impegni precedentemente presi e perché preparò nuove agitazioni e
nuovi contrasti» .
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In quest’ottica, che indubbiamente privilegiava la chiave della sto-
ria politica da lungo tempo scelta dallo storico come carattere della
sua intera produzione, l’impresa d’Etiopia costituiva una profezia che
si autoavverava o, più ragionevolmente, una variabile quasi inevita-
bile nel confronto strategico delle politiche delle potenze mediterra-
nee. Tagliando in due il Mediterraneo, affermava Silva, la nuova linea
di espansione imperiale italiana rendeva di fatto impossibile l’egemo-
nia britannica e preludeva, quasi fosse un nuovo dato geografico, a
una radicale ridiscussione della politica mediterranea. In questo
senso, non si può non dare ragione a Luca Micheletta quando af-
ferma che proprio «l’aver posto il dato geografico al centro della trama
storica permetteva a Silva di guardare serenamente e lucidamente
anche agli ultimi eventi mediterranei e agli sviluppi africani, svol-
gendo in pratica le conclusioni cui era pervenuto nella precedente
elaborazione dell’opera» .
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Per questa ragione, seppur forse calcando con qualche eccesso i
toni dell’orgoglio nazionale, Silva riuscì a non perdere di vista l’ottica
del «Mediterraneo realtà dei fatti» anche nell’edizione del 1936. E in
quest’ottica, se l’Impero italiano era un fatto, l’analisi di Silva si con-
centrava sulle strategie adattative del “sistema” a questo fatto, sotto-
lineando neanche troppo larvatamente la permanenza di alcuni fat-
tori tradizionali dell’equilibrio mediterraneo, come il ruolo chiave
della Gran Bretagna con la quale non si poteva andare in netta con-
trapposizione ma bisognava trovare la strada di un accordo mediter-
raneo .
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L’aggiunta dei capitoli dedicati all’impero africano, tuttavia, non
era l’unica insidia della nuova edizione de Il Mediterraneo. La princi-
pale stava nel significato che, date le mutate condizioni politiche,
48 P. Silva, Il Mediterraneo cit. (edizione del 1927), p. 430.
49 L. Micheletta, Pietro Silva storico delle relazioni internazionali cit., p.520.
50 Vale la pena notare ad esempio che nelle pagine alla fondazione dell’Impero ancora
nell’edizione del 1941, l’autore dedica maggior spazio alla reazione britannica che alla
conquista italiana in sé, offrendo una aggiornata analisi del dibattito politico e delle
scelte diplomatiche d’oltre Manica. Si veda in proposito P. Silva, Il Mediterraneo
dall’unità di Roma all’Impero Italiano cit., p. 475 e ss.; ma anche P. Silva, Italia, Francia
e Inghilterra nel Mediterraneo, Ispi, Milano, 1936, dove, alleggerita della parte evene-
menziale, la tesi sistemica di Silva emerge con lucidità sintetica e discorsiva.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)