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Rotta a Ponente: la navigazione veneziana in Atlantico e il commercio di generi... 595
proiezioni mercantili che in quello stesso periodo, e negli anni immedia-
tamente successivi alla guerra americana, si realizzarono oltre Manica
– ricchissima è la corrispondenza del console veneziano a Londra – e
verso le colonie americane, che pure erano state segnalate da tempo
dalla storiografia .
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Cadice: un centro di smistamento e di prima raccolta
Nel cosmopolita porto gaditano, che si incontrava dopo una breve
navigazione fuoriuscendo dal Mediterraneo, verso la fine del Sette-
cento i veneziani rappresentavano una presenza marginale: tra gli “ita-
liani” – che insieme ai francesi arrivavano a formare il 90% delle pre-
senze straniere in città – erano molto al di sotto dei genovesi, e anche
dei milanesi; pochi di più rispetto ai sudditi del Granducato di To-
scana, dello Stato pontificio, del Regno di Napoli . In verità, mercanti
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marciani si erano installati a Cadice fin dal XV secolo, per commer-
ciare schiavi, tele di Damasco, panni di lana inglesi, pepe e altre
merci ; e probabilmente i rapporti con Venezia non si interruppero
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con l’inizio dell’età moderna. Tuttavia, nonostante il grande aumento
demografico del porto andaluso nel corso del XVIII secolo , una vera
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colonia mercantile veneziana non esisteva alla fine dell’antico regime:
anche dalla corrispondenza consolare stentano a emergere figure di
operatori commerciali, con l’unica eccezione di Giovanni Angelo
J. Ulbert (dir.), De l’utilité commerciales des consuls. L’institution consulaire et les mar-
chands dans le monde méditerranéen (XVII-XX e siècle), École française de Rome, Roma-
Madrid, 2018.
20 Si veda T. Pizzetti, Con la bandiera del protettor San Marco. La marineria della Sere-
nissima nel Settecento e il contributo di Lussino, Campanotto editore, Pasian di Prato (UD),
1999; sui bastimenti dichiaranti avaria (perlopiù inglesi) in arrivo a Venezia da oltre At-
lantico nel biennio 1759-1760, cfr. W. Panciera, «L’acqua giusta» cit., pp. 134-138.
21 N. González Alonso, La colonia di italiani a Cadice nell’anno 1773, «Popolazione e sto-
ria», 2 (2019), p. 52. Dal censimento (Padrón) esaminato in questo studio, nel 1773 gli italiani
a Cadice risultavano 1.963 (il 52,7% del totale degli stranieri in città): 1.578 erano sudditi
della Repubblica di Genova; i veneziani contavano invece 25 unità (1,3% della comunità
“italiana”). Sui mercanti genovesi a Cadice nel XVIII secolo si veda C. Brilli, Mercaderes ge-
noveses en el Cádix del siglo XVIII. Crisis y reajuste de una simbiosis secular, in A. Crespo
Solana (coord.), Comunidades transnacionales: colonias de mercaderes extranjeros en el
mundo atlántico, Ediciones Doce Calles, Aranjuez, 2010, pp. 83-102.
22 E. Montemezzo, Galley routes and merchant networks between Venice and North
Sea in the fifteenth century, in A. Caracausi, C. Jeggle (eds.), Commercial networks and
European Cities, 1400-1800, Pickering & Chatto, London, 2014, pp. 153-170.
23 M.P. Ruiz Nieto-Guerrero, J.J. Jiménez Mata, Historia urbana de Cádiz, I, Génesis
y formación de una ciudad moderna, Colegio Oficial de Arquitectos de Cádiz, Lampreave,
2016, p. 152.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)