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104 Davide Balestra
l’Ecclesiastico per trent’anni, dal 1759, membro del Consiglio di Reg-
genza dal 1759 al 1767, membro della Giunta degli Abusi, segretario
di Casa Reale, ministro ad interim, per circa due mesi, di Azienda e
Commercio, cavaliere dell’ordine di San Gennaro e marchese, per vo-
lere di Ferdinando IV: De Marco fu ininterrottamente ai vertici della
macchina governativa borbonica dal 1759, anno col quale si è soliti far
partire il periodo d’oro del riformismo napoletano, agli anni Novanta
del secolo, quando tale stagione sarebbe entrata in crisi e molti intel-
lettuali avrebbero fatto propria la «spinta rivoluzionaria che trovò il
suo sbocco nel ‘99» .
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Del periodo precedente alla nomina ministeriale, poco o nulla cono-
sciamo di Carlo De Marco. Anche il suo profilo biografico ad oggi più ac-
curato, scritto da Silvio de Majo nel 1990 per il Dizionario Biografico degli
Italiani , contiene esigue notizie sul suo periodo giovanile. Ben più docu-
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mentate sono la sua attività di segretario dell’ecclesiastico e la sua azione
riformistica anticlericale, grazie soprattutto a un saggio di Albertina Pa-
nareo del 1956 e ai numerosi riferimenti presenti negli studi sul regno
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di Ferdinando IV o, più in generale, nei lavori che hanno indagato il rap-
porto tra Napoli e Santa Sede e la storia del Regno nel XVIII secolo.
Nella vita di Carlo de Marco possiamo individuare due principali
periodi. Il primo, durante il viceregno austriaco e nei primissimi anni
del regno borbonico, è identificabile come il «periodo forense»: furono
gli anni della formazione, dell’avvio della carriera giuridica, della
messa a punto di orientamenti ideologici e spirituali, dello sviluppo di
valori che sarebbero stati portanti del suo carattere in età adulta. Il
secondo periodo, quello «ministeriale», il più conosciuto e documentato
della sua biografia, occupò gli anni che vanno dall’esordio nelle magi-
strature provinciali, nel 1743, all’approdo in quelle centrali, nel 1759,
fino all’uscita dai ministeri, sul finire degli anni Novanta del secolo.
In queste pagine ci concentreremo sul primo di questi periodi, ri-
percorrendo gli anni che precedettero l’ascesa di De Marco ai vertici
del governo borbonico attraverso l’analisi di un inedito epistolario con-
servato presso la Biblioteca Arcivescovile “Annibale De Leo” di Brin-
disi . Il corpus di 184 lettere che egli inviò, tra il 1728 e il 1751, a
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Ferdinando De Leo, permette non solo di indagare gli anni della sua
formazione giuridica, le sue idee giovanili e la rete di relazioni costruita
2 G. Galasso, La filosofia in soccorso de’ governi. La cultura napoletana del Settecento,
Guida, Napoli, 1989, p. 509.
3 S. De Majo, De Marco, Carlo, Dbi, vol. 38 (1990).
4 A. Panareo, Il ministro Carlo de Marco e la politica ecclesiastica napoletana dal 1760
al 1798, «Studi Salentini», I (1956), pp. 66-135.
5 L’epistolario di Carlo De Marco è conservato presso la Biblioteca Arcivescovile “A.
De Leo” di Brindisi nei manoscritti B.28 e B.29, entrambi digitalizzati e disponibili on-
line: internetculturale.it/it/41/collezioni-digitali/26290/
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)