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Formazione e ascesa di un homo novus nella Napoli austriaca 109
Dallo scontro istituzionale verificatosi in quegli anni, così come
dalla decennale dialettica tra ceto togato e ceto nobiliare che aveva
caratterizzato la vita pubblica della città, a uscire vincitore fu dunque
il ministero. Era questa la Napoli in cui giunse De Marco nella seconda
metà degli anni Venti del Settecento, questo l’ambiente politico-cultu-
rale in cui visse il periodo della sua formazione, pienamente inserita
nell’alveo di quegli ideali filosofico-scientifici che si è soliti definire
come preilluministi e che difatti è possibile scorgere, come vedremo,
nel suo carteggio con De Leo.
3. La fonte
L’espressione le siècle épistolaire, con il quale si è soliti definire il
Settecento, è stata coniata dalla storiografia per sottolineare l’incre-
mento delle corrispondenze private attestato nel secolo dei Lumi e do-
vuto a mutamenti sociali e materiali: da migliorie che riguardarono
l’oggetto-lettera, a un relativo aumento dell’alfabetizzazione, dall’incre-
mento della scrittura femminile al potenziamento delle vie di comuni-
cazione e dei servizi di posta. Dalla metà del secolo scorso si è impresso
un nuovo corso all’utilizzo del materiale epistolare, specie settecente-
sco, come strumento di indagine storica . Non a caso le lettere sono
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oramai al centro delle ricerche condotte in numerosi ambiti discipli-
nari quali, ad esempio, la storia della lettura e della scrittura, quella
delle idee e della comunicazione, la nuova storia diplomatica .
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Gli epistolari permettono di accedere alla sfera intima di chi scrive,
riflettono ideologie, si rivelano utili sia per «ricostruire il percorso bio-
grafico di un singolo individuo, sia per analizzare il mondo relazionale
ruotante intorno all’individuo stesso» .
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20 C. Viola, La lettera del Settecento, in P. Procaccioli (a cura di), L’epistolografia di
antico regime, Edizioni di Archilet, Sarnico, 2019, pp. 119-133, p. 124; F. Venturi. La
circolazione delle idee, «Rassegna storica del Risorgimento», 2-3 (1954), pp. 203-222.
21 Per un bilancio sulle più attuali tendenze di studio su lettere e corrispondenze in
diversi ambiti disciplinari rimando ai contributi raccolti in M.P. Donato (a cura di), Let-
tere, corrispondenze, reti epistolari. Tradizioni disciplinari a confronto, «Mélanges de
l’École française de Rome-Italie et Méditerranée modernes et contemporaines», 2 (2020),
in particolare, per quanto riguarda la storia diplomatica, P. Volpini, I dispacci degli am-
basciatori in età moderna: edizioni di fonti e cantieri aperti (pp. 257-268); A. Biagianti,
Carteggi pubblici, epistolari privati. Le corrispondenze consolari come fonti per la storia
della diplomazia tra XVIII e XIX secolo (pp. 283-295). Per un recente bilancio storiogra-
fico sulla storia della comunicazione in età moderna, cfr. M. Rospocher, Per una storia
della comunicazione nella prima età moderna. Un bilancio storiografico, «Annali dell’Isti-
tuto storico italo-germanico in Trento», 1 (2018), pp. 37-62.
22 A. Russo, «Nel desiderio delle tue care nuove». Scritture private e relazioni di genere
nell’Ottocento risorgimentale, Franco Angeli, Milano, 2006, p. 13.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)