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58 Massimo Bomboni
Più stabili e frequenti relazioni fra i due paesi erano iniziate durante
le carestie degli anni ‘90 del Cinquecento, quando il granduca, grazie
alla mediazione di mercanti e trasportatori dei Paesi Bassi, riuscì ad
acquistare grandi quantità di cereali nel Nord Europa . Questi eventi
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portarono ad un notevole avvicinamento fra i due paesi, aprendo le
porte del Mediterraneo ai mercanti olandesi e alle loro merci, che per-
vennero in grande numero specialmente a Livorno. Il porto toscano,
grazie alle leggi “Livornine” emanate da Ferdinando I nel 1591 e nel
1593, stava diventando un porto dinamico e cosmopolita, dove mer-
canti e artigiani di tutte le fedi venivano incentivati a stanziarsi e tra-
sferire le proprie attività . Quella olandese divenne in pochi decenni
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una delle comunità più fiorenti della città. Grazie a questi nuovi con-
tatti, numerosi prodotti da Asia e America iniziarono a raggiungere
Livorno dai Paesi Bassi, a discapito del supposto monopolio spagnolo
e portoghese su tali merci.
Non devono essere ignorati inoltre i rapporti culturali fra la Toscana
e i Paesi Bassi, con molti artisti e artigiani che si muovevano fra i due
paesi rispondendo agli appelli di ricchi committenti. Fra questi perso-
naggi occorre citare il pittore Pieter Paul Rubens, l’orafo Jacques Byli-
velt, divenuto gioielliere della corte granducale e i numerosi arazzieri
fiamminghi entrati a far parte delle manifatture medicee .
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Compresi dunque i possibili vantaggi commerciali derivanti da uno
stretto rapporto con i Paesi Bassi, sia in ottica Mediterranea che verso
le Indie, il granduca iniziò dunque a costituire un network di propri
agenti sul territorio. Al fine di ottenere informazioni sui commerci olan-
desi e sulla guerra in corso, Ferdinando I de’Medici inviò nei Paesi Bassi
il fiammingo Jan Van der Neesen, entrato al suo servizio dal 1602 per
le sue conoscenze linguistiche e mercantili . Questi aveva svolto per il
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7 Sul commercio di cereali dal Nord Europa al Mediterraneo vedere: S. HART, De
Italië-vaart 1590-1620, «Jaarboek Amstelodamum» LXX (1978), pp. 42-60; P.C. Van
Royen, The First Phase of the Dutch Straatvaart (1591–1605): Fact and Fiction, «Interna-
tional Journal of Maritime History» 2/2 (1990), pp. 69-102.
8 Sullo sviluppo del porto di Livorno: C. Tazzara, The free port of Livorno and the
transformation of the Mediterranean world, Oxford University Press, New York, 2017; L.
Frattarelli Fischer, Le leggi Livornine: 1591-1593, Mediaprint Editore, Livorno, 2019.
9 G.J. Hoogewerff, Giovanni Bilivert (Bilivelti, Bijlevelt), in «Mededelingen van het Neder-
lands Historisch Instituut te Rome», Deel 23 (1944), pp. 115-140; La nascita dell’arazzeria
medicea: dalle botteghe dei maestri fiamminghi alla manifattura ducale dei Creati fiorentini,
a cura di L. Meoni, Palazzo Pitti, Sillabe, Livorno, 2008; Tra Fiandre e Italia: Rubens 1600-
1608: regesto biografico-critico, a cura di R. Morselli, Viella, Roma, 2018.
10 Jan Van der Neesen (1571-post 1627), nato a Dendermonde nelle Fiandre, nel
1588 divenne servitore del cavaliere toscano Niccolò Venerosi Pesciolini durante uno dei
viaggi nei Paesi Bassi di quest’ultimo. Rinomato per la sua conoscenza delle lingue, Van
der Neesen venne richiesto dal Granduca Ferdinando nel 1602 che lo inviò quale suo
gente di commercio in Polonia, Germania e Francia per trattare l’acquisto di grano. Di-
mostrato il suo valore, venne incaricato con una nuova missione nei Paesi Bassi dal
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)