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68 Massimo Bomboni
Le parti sottolineate erano le informazioni più sensibili e dovevano
essere inviate cifrate all’agente per celarle da sguardi indiscreti. Van
der Neesen venne incaricato di preparare la nave a partire per le Indie
Orientali, garantendo agli assicuratori e possibili investitori che non
avrebbe ostacolato i traffici della Compagnia. Meta del viaggio era la
città di Cambaia (odierna Khambat) in India, dove il granduca deside-
rava acquistare tessuti di cotone e, soprattutto, pietre dure per ornare
la sua grandiosa cappella nella chiesa di San Lorenzo a Firenze. Que-
sto viaggio rientrava dunque nell’ambito del suo programma di mece-
natismo e di celebrazione del proprio casato che aveva nella Cappella
dei Principi una delle sue massime espressioni . L’agente fu incari-
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cato di trovare qualcuno che volesse assicurare il viaggio della nave e
di discuterne con Gaspare Quingetti, fra i principali operatori com-
merciali di Amsterdam, nonché azionista della Compagnia delle Indie
Orientali . Fra i vari personaggi coinvolti nei preparativi della nave
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risulta anche il già nominato Francesco Carletti, tornato a Firenze
dall’Olanda a giugno 1606. Probabilmente fu proprio quest’ultimo a
suggerire a Ferdinando I la destinazione e le modalità del viaggio della
Livorna vista la sua lunga permanenza nel subcontinente indiano dal
1600 al 1602. Non è un caso, inoltre, che in quei giorni fosse giunta a
Firenze anche una lunga relazione dei Lus sul commercio nelle Indie
Orientali e sul Brasile .
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Nei progetti di Ferdinando il porto di Livorno avrebbe assunto così
un’importanza decisiva, collegando la Toscana con i mercati di Asia e
America. Il viaggio del nuovo galeone, che prese lo stesso nome del
porto, avrebbe inaugurato questi contatti diretti, raggiungendo per la
prima volta in autonomia i ricchi mercati dell’Oceano Indiano. Evitata
così l’intermediazione di Spagna e Portogallo, Ferdinando e i suoi mer-
canti sarebbero diventati a loro volta importatori di quelle merci che
fino a quel momento venivano acquistate a caro prezzo da altri .
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47 L. Di Mucci, All’inseguimento delle pietre dure, «OPD Restauro», fasc. 19, (2007),
pp. 337–350; M. Guarraccino, Le pietre di Livorno: transito e lavorazione delle pietre dure
per la Cappella dei principi di Firenze nel XVII secolo, Sillabe, Livorno, 2009.
48 Residente prima ad Anversa e poi ad Amsterdam, il Quingetti fece fortuna con il
noleggio di navi e il trasporto di merci dal nord verso il Mediterraneo. Fu tra i principali
fornitori di grano per la penisola italiana agli inizi del Seicento e, per questo, Ferdinando
I lo inserì nella cerchia dei suoi contatti nel Nord Europa. Sul Quingetti vedere: Lucca e
l’Europa degli affari: secoli XV-XVII, a cura di R. Mazzei, T. Fanfani, Banca del Monte di
Lucca, M. Pacini Fazzi, Lucca, 1990, p. 273; A. Bicci, Italiani ad Amsterdam nel Seicento
cit., pp. 902-903, 908; M. van Gelder, Trading places: the Netherlandish merchants in
early modern Venice, cit., pp. 59-60.
49 Asf, Mm, 97, ins. 89, c. 3.
50 All’interno di questo ampio programma di sviluppo economico e politico possiamo
anche annoverare il tentativo di stabilire a Livorno una raffineria di zuccheri, rifornita
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)