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66 Massimo Bomboni
a Vostra Eccellenza che nelle insegne et nella poppa della nave si facci dipin-
gere l’arme della Regina di Francia per tanto maggiore testimonianza che la
nave appartiene alla Maestà 41 .
La nave era dunque stata battezzata “Livorna” e per garantirle una
maggiore protezione, nel passaporto doveva figurare di proprietà della
Regina stessa. Si richiese pertanto il permesso di dipingere sulla
poppa e sulle insegne i suoi stemmi .
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Fig. 2 - Dettaglio da: Jan Saenredam, Profilo Di Amsterdam sull'Ij, 1606,
Rijksmuseum, Amsterdam
Anche il Van der Neesen fu informato per la prima volta delle deci-
sioni granducali e anche delle reali intenzioni riguardo l’impiego della
nave. Ferdinando raccomandò infatti al proprio agente di preparare la
nave per un viaggio nelle Indie, inviando con essa a Livorno un maestro
di legname capace di approntare i vascelli per i viaggi oceanici . Il so-
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vrano ordinò di mantenere l’assoluta segretezza sulla destinazione, per
evitare ostacoli alla partenza. A riprova dei piani di Ferdinando, fu ri-
chiesta la costruzione di un’altra imbarcazione più piccola, un petaccio,
o jacht, «all’uso di quelli che vanno all’Indie Orientali» . Era infatti
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41 Asf, Mdp, 5153, c. 227, 20 luglio 1606.
42 I nomi “Livorna” o Galeone Livorno compaiono indistintamente nei documenti re-
lativi alla nave.
43 Asf, Mdp, 67, c. 274, 24 luglio 1606.
44 Asf, Mdp, 67, c. 272, 20 luglio 1606.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)