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Il galeone Livorno: sogni di gloria e imprese mancate di Ferdinando I de' Medici... 73
un viaggio nelle Indie Orientali, mentre, più di recente, Guarnieri, Van
Veen, McCormick e Brege non si sono spinti al di là del suo arresto .
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Senza solido fondamento, De Groot ne ha invece affermato il riallesti-
mento in nave granaria e la conclusione dei suoi viaggi a Portsmouth
nel 1608 in seguito ad un ammutinamento . Grazie alla scoperta di
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nuove fonti, vedremo adesso la vera storia di questa nave al servizio
della marina medicea.
Dopo aver notificato la liberazione del galeone alla corte toscana, Van
der Neesen riprese i preparativi per la partenza. Consultatosi con alcuni
vecchi marinai, decise di assoldare una cinquantina di uomini per
l’equipaggio, caricare tutte le provviste, armi e munizioni e rimontare le
vele che erano state tolte dai commissari degli Stati Generali. La par-
tenza, tuttavia, venne inevitabilmente rimandata alla fine dell’inverno,
dopo lo scioglimento dei ghiacci. Il 6 gennaio 1607, ad Amsterdam,
venne registrato l’atto con tutti i dettagli per la partenza della nave.
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Un mese dopo, il galeone riuscì finalmente a lasciare l’isola di Texel e
ad avviarsi verso sud costeggiando la Zelanda, come informarono gli
Stati Generali ai rappresentanti della provincia meridionale .
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Il 24 aprile era giunta voce che la nave era stata avvistata vicino la
costa spagnola otto giorni dopo la sua partenza dalla Zelanda, proba-
bilmente rimandata verso la fine di marzo in attesa di venti più favore-
voli . Nel passaggio vicino la Spagna era necessario avere particolare
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cautela, per questo l’ambasciatore toscano a Madrid, il vescovo Sallustio
Tarugi, venne informato dell’acquisto della nave 77 . Si comunicò che
erano state acquistate ben tre navi in Olanda col pretesto del commercio
dei grani: due più piccole, il Sansone e il Leon Rosso (le cui trattative di
acquisto, meno problematiche, compaiono sporadicamente nelle lettere
del Van der Neesen), e un altro più grande, il galeone Livorno. Per non
vedersi frapporre alcun ostacolo da parte delle autorità spagnole si co-
municò all’ambasciatore l’intenzione di utilizzare tali navi contro i
72 G. Sgrilli, Francesco Carletti, mercante e viaggiatore fiorentino (?1573-1636) cit., p.
200; G.G. Guarnieri, Il Principato mediceo nella scienza del mare cit., p. 93; H.T. van
Veen, A.P. McCormick, Tuscany and the Low Countries: an introduction to the sources
and an inventory of four Florentine libraries cit., p. 12; B. Brege, Tuscany in the Age of
Empire cit., pp. 100-101.
73 De Groot si è affidato alle fonti olandesi per il proprio studio, individuando nel
nome “Roode Leeuw” la nave acquistata dal Granduca. Tuttavia, molte navi in Olanda
prendevano questo nome, fra cui qui un’altra nave acquistata dal Granduca, più piccola
rispetto al galeone. Possiamo ipotizzare fosse quest’ultima la nave ammutinata nel 1608,
ma questa affermazione richiede necessariamente ulteriori verifiche nella documenta-
zione. B. de Groot, Dutch navies of the 80 Years’ War, 1568-1648 cit., p. 18.
74 Gaa, 30452, 161, 6 gennaio 1607.
75 Asf, Mdp, 4750, c. 773, 17 aprile 1607.
76 Ibidem.
77 Asf, Mdp, 4939, c. 368, 23 aprile 1607.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)