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Il galeone Livorno: sogni di gloria e imprese mancate di Ferdinando I de' Medici...   75


                    dunque da una sostanziale pace irrequieta, punteggiata da scontri mi-
                    nori e un costante e diffuso impiego della guerra di corsa . Tale situa-
                                                                           84
                    zione favoriva dunque l’azione della marina medicea, costituita dalle
                    galere dei cavalieri di Santo Stefano più svariate altre imbarcazioni.
                    Questa  flotta  veniva  impiegata  dai  granduchi  nella  ricerca  di  facili
                    prede e ricchi bottini, osando talvolta qualche operazione costiera in
                    Levante e in Nord Africa . Abbandonate temporaneamente le Indie,
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                    nel 1607 Ferdinando I decise di concentrare i propri sforzi verso l’isola
                    di Cipro, sperando di riportare l’attenzione delle potenze cristiane nel
                    Mediterraneo e innescare nuovamente il sopito spirito di crociata anti-
                    ottomano.
                       L’isola di Cipro era passata da pochi decenni dal controllo vene-
                    ziano a quello ottomano dopo un estenuante conflitto terminato nel
                    1573. Quello che una volta era il margine orientale dello stato da mar
                    della Serenissima era diventato così un nuovo presidio del sultano,
                    che da qui controllava quasi indisturbato le rotte commerciali prove-
                    nienti da Asia, Europa e Africa. L’isola era inoltre un importante ap-
                    prodo per le navi che conducevano i fedeli verso i luoghi santi in Pale-
                    stina  e  Arabia.  Venezia  continuò  ad  interessarsi  a  Cipro  negli  anni
                    successivi alla sconfitta, tentando più volte di riacquistarla dagli Ot-
                    tomani in cambio di denaro, ma senza successo . La rete informativa
                                                                   86
                    veneziana in Levante continuò però ad essere efficiente e, come ve-
                    dremo,  giocò  un  ruolo  decisivo  nello  svolgimento  dell’impresa  to-
                    scana .
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                       84  Sul contesto Mediterraneo e la guerra di corsa a cavallo fra XVI e XVII secolo: F.
                    Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterraneo nell’Età di Filippo II, Einaudi, Torino, 2010 pp.
                    1274-1330; N. Malcolm, Agents of Empire. Knights, Corsairs, Jesuits and Spies in the
                    Sixteenth-century Mediterranean World, Oxford University Press, Oxford, 2015. B. Sand-
                    berg, War and conflict in the early modern world: 1500-1700, Polity press, Malden, 2016,
                    Chapter 7: Raiding Warfare, 1580s-1640s.
                       85  Quello di Santo Stefano papa e martire era un ordine cavalleresco fondato dal
                    granduca Cosimo I de’ Medici nel 1561 con l’obiettivo di combattere i turchi e i corsari
                    barbareschi nel Mediterraneo. Con le loro galere, i cavalieri venivano impiegati dai Me-
                    dici quale principale forza navale del Granducato. Sull’ordine di Santo Stefano: G. Guar-
                    nieri, I Cavalieri di Santo Stefano, Nistri-Lischi, Pisa, 1960; C. Ciano, Santo Stefano per
                    mare e per terra, ETS, Pisa, 1987. Sulle azioni della marina Toscana: G.G. Guarnieri, Il
                    Principato mediceo nella scienza del mare cit., C.Ciano, I primi Medici e il mare, cit.; C.
                    Sodini, L' Ercole tirreno: Guerra e dinastia medicea nella prima metà del '600, Olschki,
                    Firenze, 2001.
                       86  Asf, Mdp, 3000, c. 29, 9 febbraio 1607: «De trattamenti che habbino questi Signori
                    per la ricuperatione di Cipro non se ne sente parlare, riputandosi cosa pericolosa l’en-
                    trarvi. Ma dice però l’Ambasciatore di Spagna haver avuto per più vie di Costantinopoli
                    che il Bailo ne tratta frequentemente havendo offerto circa un millione et mezzo et di
                    più un tributo annuale».
                       87  Su Cipro durante il dominio veneziano e poi ottomano vedere: Costantini, Il sul-
                    tano  e  l’isola  contesa:  Cipro  tra  eredità  veneziana  e  potere  ottomano,  UTET  Libreria,


                                                  Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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