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Il galeone Livorno: sogni di gloria e imprese mancate di Ferdinando I de' Medici...   77


                    dopo la Guerra dell’Interdetto (1605-1607) e dunque dalla scomparsa
                    di  un  rischio  reale  di  una  guerra  in  Italia.  Questi  fattori,  assieme
                    all’impegno della Spagna nelle Fiandre contro la Repubblica Olandese
                    anziché nel Mediterraneo, lasciarono il granduca libero di agire contro
                    i turchi .
                            93
                       Oltre  ad  indebolire  il  nemico  ottomano,  Ferdinando  I  de’  Medici
                    aspirava ad innalzare il prestigio del proprio casato, acquisendo terri-
                    tori per i propri eredi e il titolo regio . Impadronirsi dell’isola avrebbe
                                                       94
                    consentito al Medici di rivendicare il titolo di re di Cipro e di conse-
                    guenza, risalendo alla tradizione medievale crociata, quello di re di Ge-
                    rusalemme, titolo più simbolico che reale, ma dal grande valore evoca-
                    tivo . In alternativa, data la difficoltà di difendere l’isola da un eventuale
                        95
                    risposta ottomana, Ferdinando l’avrebbe ceduta alla Spagna in cambio
                    del riconoscimento del titolo di monarca sulla Toscana.  Ricordando la
                                                                         96
                    coalizione formata da Papa Pio V proprio in risposta alla conquista turca
                    di Cipro, il granduca sperava in un vasto appoggio da parte delle altre
                    potenze cattoliche, che si mostrarono però reticenti ad un impegno effet-
                    tivo 97 . Constatato comunque il loro avallo, Ferdinando si premurò che la
                    spedizione rimanesse il più possibile segreta, sia per non allarmare i tur-
                    chi, sia per riservarsi la gloria della prima conquista 98 .
                       Per l’attacco all’isola il sovrano toscano mise insieme un’armata di
                    2200 uomini italiani e francesi comandata dal cavaliere Francesco dal
                    Monte, che venne imbarcata su un’importante flotta divisa in tre squa-
                    dre.  Da  una  parte  le  otto  galere  dei  Cavalieri  dell’ordine  di  Santo



                       93  Asf, Mdp, 5153, c. 326, 1 giugno 1607.
                       Sulla  Guerra  dell’Interdetto  fra  Venezia  e  il  papa:  I.  Cacciavillani,  Paolo Sarpi: la
                    guerra delle scritture del 1606 e la nascita della nuova Europa, Corbo e Fiore, Venezia,
                    2005.
                       94  Asf, Mdp, 4939, c. 638, 9 novembre 1608: «Con l’esempio di don Pedro nostro
                    fratello, noi andiamo considerando d’impiegar qualcuno de’nostri secondo o terzo geniti
                    fuori di questi Stati et accomodarli che habbino le loro entrate lontano dal primogenito.
                    Per questo cercammo di fare l’impresa di Cipro».
                       95  Per una fortunata serie di discendenze, questo titolo era storicamente attribuito
                    ai duchi di casa Savoia, i quali tentarono più volte di farsi riconoscere il rango di re dal
                    papa e dall’imperatore. Appellandosi a questa rivendicazione, entrarono ripetutamente
                    in contrasto con i Medici, disputando sui propri diritti di precedenza. L. La Rocca, L’aspi-
                    razione del duca Carlo Emanuele I al titolo di re di Piemonte, «Archivio Storico Italiano»,
                    46 (1911), pp. 375-376; T. Osborne, The Surrogate War between the Savoys and the
                    Medici: Sovereignty and Precedence in Early Modern Italy, «The International History Re-
                    view 29 (2007), pp. 18-19.
                       96  R. Galluzzi, Istoria del Granducato di Toscan sotto il governo di casa Medici, III cit.
                    p. 298; A. Segarizzi, Relazione di messer Francesco Morosini ambasciatore per la Repub-
                    blica di Venezia presso al Granduca Ferdinando di Toscana, letta nel Senato 5 dicembre
                    1608 cit., p. 134.
                       97  Asf, Mdp, 5153, c. 326, 1 giugno 1607.
                       98  Ibidem.


                                                  Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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