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80 Massimo Bomboni
quindi il 27 maggio del 1607 al fine di raggiungere gli altri vascelli
davanti al porto di Famagosta. 112
Continuavano in questi mesi le lettere di Jan Van der Neesen
dall’Olanda con le ultime notizie dal nord. Malgrado le precauzioni, la
notizia della spedizione era giunta sino ad Amsterdam: due mercanti
arrivati da Cipro il 19 giugno avevano raccontato che i soldati toscani
erano sbarcati, ma più di 5000 turchi erano posti a difesa di Famago-
sta 113 . Queste notizie risultano parzialmente false poiché le navi to-
scane non erano sicuramente arrivate all’isola a tale data; tuttavia, ad
aspettarle vi era veramente un numeroso contingente inviato dal sul-
tano grazie agli avvertimenti di Venezia. La Serenissima, infatti, se-
guiva segretamente le mosse del granduca e della sua flotta, essendo
ancora fortemente interessata all’isola. I movimenti delle navi toscane
preoccupavano il governo veneziano, come scriveva a Ferdinando il re-
sidente toscano Asdrubale Barbolani, il quale era però ignaro delle
reali conoscenze del Senato e dei suoi piani 114 . I veneziani avvertirono
pertanto il sultano dell’arrivo delle navi toscane, consentendo ai turchi
di approntare le adeguate difese 115 .
La questione del galeone Livorno pesava ancora sull’agente fiam-
mingo che fu costretto ad invitare alcuni ministri della Compagnia
delle Indie e degli stati Generali a un sontuoso banchetto, richiesto a
gran voce da questi quale ricompensa per la liberazione della nave. I
commensali avevano brindato al successo della grandiosa impresa,
augurando a Ferdinando di ottenere il titolo di Re 116 . Questa fu un’evi-
dente prova del fallito intento di mantenere segreta la missione, di cui
parlavano perfino le gazzette 117 .
Intanto a Cipro, le galere toscane, arrivate da sole a Famagosta
nella notte fra il 22 e il 23 giugno, iniziarono l’attacco, sperando di
sfruttare la sorpresa invece di attendere l’arrivo delle altre navi. Lo
scarso coordinamento fece sì che gli altri vascelli della flotta raggiun-
gessero l’isola solamente la notte del giorno successivo, quando ormai
il primo assalto era stato ricacciato indietro dai difensori. Contribuì
all’insuccesso anche il mancato supporto della popolazione greca
dell’isola, promesso nei mesi precedenti al granduca. Dopo rinnovati
112 Bncf, Capponi, 261.1, c. 185, 27 maggio 1607.
113 Asf, Mdp, 4750, c. 781, 19 giugno 1607.
114 Asf, Mdp, 3000, cc. 136, 138, 141, 143, 149, 152, giugno- luglio 1607.
115 Sul ruolo dei Veneziani nel fallimento dell’attacco toscano a Cipro vedere: D.
Trentacoste, Grand Ducal ambitions and Venetian counter-intelligence. The Tuscan fail-
ure in the 1607 attack on Cyprus., «Revista Historia Autónoma»/18 (2021), pp. 59-74.
116 Asf, Mdp, 4750, c. 781, 19 giugno 1607.
117 Ivi, c. 782, 24 luglio 1607, Jan Van der Neesen a Belisario Vinta: «Ogniuno lan-
guisce qua di sapere il progresso del armata di S.A.S.ma altre nuove non sappiamo se
non quello ne dichanno le gazette, che e quanto le posso dire».
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)