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Il galeone Livorno: sogni di gloria e imprese mancate di Ferdinando I de' Medici...   83


                    e galere, per tentare un nuovo assalto alla flotta commerciale turca 132 .
                    Nei pressi di Capo Celidonio vicino l’isola di Rodi, la flotta toscana en-
                    trò  in  contatto  con  circa  quaranta  vascelli  ottomani  provenienti  da
                    Alessandria d’Egitto, ricolmi di preziose merci dall’Oriente. Nella notte
                    del 20 iniziò lo scontro che proseguì per tutto il giorno successivo. I
                    vascelli toscani ottennero una grande vittoria con più di seicento tur-
                    chi presi prigionieri e circa due milioni di scudi in merci catturate 133 .
                    Il successo di questo scontro risuonò in tutto il Mediterraneo, ma Fer-
                    dinando I era ormai anziano e malato e le spese dell’attacco a Fama-
                    gosta non erano state probabilmente ripagate del tutto 134 .


                    Conclusioni

                       La storia del galeone Livorno è la storia delle ambizioni di Ferdi-
                    nando I de’ Medici negli ultimi anni del suo principato. Bramoso di
                    accrescere la ricchezza e il prestigio della Toscana, il granduca tentò
                    di  organizzare  una  serie  di  progetti  di  ampio  respiro,  ricercando
                    all’estero quegli strumenti e conoscenze che la Toscana non posse-
                    deva.
                       Più volte Ferdinando tentò di inserirsi nei mercati delle Indie e di
                    ritagliarsi uno spazio di rilievo nel Mediterraneo, tuttavia, la Repub-
                    blica delle Province Unite, la Spagna, e le altre potenze in gioco impe-
                    dirono qualsiasi tentativo di espansione extraeuropea del Granducato
                    di Toscana. I piani di Ferdinando I non raggiunsero gli obiettivi desi-
                    derati ma soltanto alcuni successi di scarsa importanza geopolitica.
                    Ancora nel 1608, il granduca tentò di inviare quattro mercanti fioren-
                    tini in India a bordo di navi portoghesi ma, nonostante mesi di nego-
                    ziazioni, l’ostilità della corona spagnola e la reticenza della Repubblica
                    Olandese  nel  fornire  i  passaporti  portarono  al  fallimento  dell’im-
                    presa 135 .  Lo  stesso  anno,  con  l’aiuto  di  Robert  Dudley  e  dei  fratelli
                    Thornton, Ferdinando I riuscì ad organizzare una piccola spedizione
                    verso il Sud America, con l’obiettivo di esplorare la zona dell’odierna
                    Guyana in cerca di metalli preziosi e altre merci da poter esportare. Le
                    due navi salpate nel settembre del 1608 fecero ritorno in Italia con un
                    misero carico l’anno successivo, quando Ferdinando era già morto e il




                       132  Asf, Mdp, 2077, ins. 4, c. 1389, dicembre 1608.
                       133  U. Dorini, I Medici e i loro tempi cit., p. 452.
                       134  Asf, Mdp, 3000, c. 535, 6 dicembre 1608.
                       135  Sul tentato invio di mercanti fiorentini in India: F. Guidi Bruscoli, Tra commercio
                    e diplomazia: mercanti fiorentini verso l’India alla ricerca di pietre orientali per la Cappella
                    dei Principi di Firenze (1608- 1611), «Archivio Storico Italiano» 175/4 (2017), pp. 689-
                    710.


                                                  Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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