Page 88 - mediterranea 57
P. 88
88 Giorgio Toso
corsari europei e barbareschi , questi ultimi responsabili di aggres-
11
12
sioni ai mercantili ancora per tutto il Settecento . Tra i compiti della
13
flotta rientravano anche operazioni di polizia marittima, volte a limi-
tare il contrabbando , soprattutto quando questo riguardava mate-
14
riale bellico durante i conflitti che potevano interessare l’area ligure e
tirrenica. Oltre che in questi compiti ʻordinariʼ, la flotta genovese si
trovò impegnata anche nelle guerre che videro direttamente coinvolta
la Repubblica. Nel caso, già menzionato, della guerra di Successione
austriaca, destinata a portare alla momentanea occupazione della
stessa capitale da parte degli invasori e alla successiva rivolta popo-
lare , le galee genovesi si confrontarono direttamente con le flotte av-
15
versarie , in un contesto in cui il pericolo più grande era rappresen-
16
tato dalle navi britanniche . Inoltre, le diverse fasi della guerra in Cor-
17
sica portarono al costante pattugliamento delle acque dell’isola, nel
11 Su questo tema, L. Lo Basso, In traccia de’ legni nemici. Corsari europei nel Medi-
terraneo del Settecento, Philobiblon Edizioni, Ventimiglia, 2002; P. Calcagno, Corsari e
difesa mobile delle coste: il caso genovese nella seconda metà del XVII secolo, «Studi
storici», 4 (2014), pp. 937-964; G. Toso, Pubblici nemici sul mare. La corsa europea nel
Mar Ligure tra Seicento e Settecento attraverso la documentazione genovese, in E. Beri (a
cura di), Dal Mediterraneo alla Manica. Contributi alla storia navale dell’età moderna,
Società italiana di storia militare, Roma, 2022, pp. 215-246. I corsari europei continua-
rono a rappresentare un problema ancora negli ultimi anni di esistenza della Repubblica
di Genova: a questo proposito, si veda L. Lo Basso, L’emergenza corsara e il difficile
mantenimento della neutralità della Repubblica di Genova tra Rivoluzione e Controrivolu-
zione, in E. Pelleriti (a cura di), Per una ricognizione degli «stati d’eccezione» cit., pp. 137-
150.
12 Sui corsari barbareschi si vedano, tra gli altri, M. Lenci, Corsari. Guerra, schiavi e
rinnegati nel Mediterraneo, Carocci, Roma, 2006; S. Bono, Guerre corsare nel Mediterra-
neo. Una storia di incursioni, arrembaggi, razzie, Il Mulino, Bologna, 2019; E. Beri, «Con-
tro i corsari barbareschi». Una guerra permanente nel Mediterraneo d’età moderna, in
Storia dei Mediterranei. Paesi, culture e scoperte dal tardo Medioevo al 1870, Edizioni
Storia e Studi Sociali, Ragusa, 2019, pp. 280-304.
13 Riguardo ai rapporti tra Europa e Barberia nel Settecento, si veda S. Bono, Lumi
e corsari. Europa e Maghreb nel Settecento, Morlacchi, Perugia, 2005. Per il caso speci-
fico genovese, E. Beri, Forme di difesa e pratiche di autoprotezione: i genovesi di fronte
alla corsa barbaresca XVII-XVIII sec., «Progressus. Rivista di storia, scrittura e società»,
1 (2020), pp. 121-144.
14 Sul contrabbando nel Settecento, si fa riferimento a P. Calcagno, Fraudum. Con-
trabbandi e illeciti doganali nel Mediterraneo (sec. XVIII), Carocci, Roma, 2019.
15 A questo proposito si veda anche G. Assereto, 1746. La rivolta antiaustriaca e
Balilla, in Gli anni di Genova cit., pp. 151-176.
16 Sulle azioni navali durante la guerra di Successione austriaca si vedano P. Giaco-
mone Piana, L’esercito e la marina della Repubblica di Genova dal trattato di Worms alla
pace di Aquisgrana (1743-1748), in C. Bitossi, C. Paolocci (a cura di), Genova, 1746 cit.,
v. II, pp. 407-440; G. Toso, Viva sempre a rossa croxe. La guerra sul mare nel Settecento
ligure attraverso la documentazione letteraria in genovese, Insedicesimo, Savona, 2019,
pp. 119-135.
17 Si veda lo studio di D. Pedemonte, Bombe sul Dominio. La campagna inglese contro
la Repubblica di Genova durante la guerra di Successione austriaca, «Mediterranea. Ri-
cerche storiche», X, 27 (2013), pp. 109-148.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)