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94 Giorgio Toso
Il secondo gruppo per importanza numerica è quello formato dai
disertori provenienti dall’area tedesca (39). In questo contesto, nella
larga maggioranza dei casi (32) troviamo in realtà l’indicazione gene-
rica «Germania», che rende impossibile stabilire la città o lo Stato di
origine effettiva, senza contare che alcuni degli individui presenti in
questa categoria potevano essere in realtà austriaci o svizzeri. Nelle
poche occasioni in cui sono citate più nel dettaglio le provenienze,
troviamo quasi sempre lo Stato o la regione, con il Württemberg (2)
in testa, mentre una città è presente solo in un caso (si tratta di
Bamberga). Seguono, dal punto di vista numerico, i forzati prove-
nienti dal Regno di Sardegna (33). Vista la natura composita degli
Stati sabaudi, troviamo, nel dettaglio, persone provenienti da aree
molto diverse, tra cui zone di confine con la Repubblica di Genova
(Rocca Grimalda, Isolabona) e da Bobbio, all’epoca del documento da
poco annessa; ma nella maggioranza dei casi (25) si tratta comunque
di piemontesi: la definizione generica di «Piemonte» compare infatti
in ben 15 occasioni, mentre indicazioni più precise riguardano Acqui
(2), Torino (2), Alessandria, Asti, Saluzzo e il Monferrato. Sono ad
ogni modo presenti anche tre nizzardi, due savoiardi e un sardo. La
quarta area d’origine per frequenza è quella francese (18): come nel
caso dei tedeschi e dei piemontesi, anche qui troviamo nella maggio-
ranza dei casi una definizione generica («Francia», 8), seguita ancora
da indicazioni regionali, come Linguadoca (4) e Provenza (3). L’unica
città citata è Tolosa .
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Più interessanti sono i dati relativi ai territori asburgici, vista la loro
disomogeneità e il carattere multietnico della loro popolazione. Nel to-
tale dei sudditi imperiali finiti a remare sulle galee genovesi (16), gli
austriaci sono solo cinque , di cui quattro provenienti da Vienna; per
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il resto ci sono quattro boemi (due originari della regione di Praga), un
ungherese e un serbo. Anche individui dei territori acquisiti dagli
Asburgo d’Austria al termine della guerra di Successione spagnola,
come Milano e i cosiddetti Paesi Bassi austriaci , in precedenza am-
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ministrati dalla Spagna, sono presenti nel repertorio. Gli altri gruppi
nazionali di una certa consistenza sono composti da spagnoli (9),
36 Per quanto riguarda i francesi, pur tenendo conto dell’italianizzazione delle gene-
ralità, si può in qualche caso ipotizzare la presenza, tra questi disertori, di emigrati o
oriundi italiani.
37 Come si è accennato in precedenza, comunque tra i forzati definiti tedeschi po-
trebbero trovarsi anche austriaci o comunque sudditi asburgici. Nei documenti genovesi
risalenti all’epoca della guerra di Successione austriaca, infatti, i soldati invasori sono
spesso definiti ʻtedeschiʼ, anche quando provenienti dai territori ungheresi o slavi
dell’impero.
38 Due forzati nativi delle Fiandre sono inseriti in questo gruppo, anche se non si
può escludere del tutto una loro appartenenza al territorio, posto poco più a setten-
trione, delle Province Unite.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)