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Il sud Italia nello sguardo di due viaggiatrici settecentesche. Un approccio storico 343
Il Sud è in effetti la parte d’Italia che, nei secoli, ha più segnato
l’immaginario degli stranieri o dei visitatori in generale . Ponendo sullo
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sfondo i concetti di spazio/corpo e genere, i quali costituiscono termini
di riflessione allo stesso tempo problematici e inseparabili, questo con-
tributo ripercorrerà alcune tappe del viaggio femminile nel Regno di
Napoli nel secondo Settecento, considerando alcune viaggiatrici che
esplorarono il territorio e si assunsero il compito di farlo conoscere,
con sguardo attento alla quotidianità, ricchezza descrittiva ed emoti-
vità, attraverso i loro scritti. Le testimonianze dirette e le riflessioni
delle scrittrici, che avevano appunto lo scopo di permettere ai destina-
tari di condividere le sensazioni e le conoscenze, si rivelano preziose in
quanto consentono di mettere a fuoco diversi punti di vista, selezioni
e interpretazioni degli eventi; di inserire vissuto e narrato, autoco-
scienza e costruzione dell’immagine in un determinato contesto.
Ma cosa spinge queste donne a visitare terre che nell’immaginario
comune dell’epoca si trovavano in una condizione di nera miseria? Op-
pure erano semplicemente attratte dalla terra del mito, dalla terra
della primitiva purezza misconosciuta? Quale il loro approccio di base
al territorio meridionale? Chi sono alcune di queste donne il cui viaggio
ha rappresentato un’occasione spesso unica per confermare la loro
identità, anche letteraria? Donne, i cui scritti hanno aggiunto un pic-
colo tassello alla tradizione della letteratura odeporica?
Formulati questi interrogativi, e nell’ambito della tappa italiana
delle grand tourist, il cui itinerario tipico includeva anche Napoli, pren-
derò in considerazione le Letters from Italy (1776) di Lady Anna Riggs
Miller, riflettendo su alcuni fatti riportati nelle sue pagine e sulle og-
gettive predisposizioni, proponendo alcune ipotesi di lettura. Rispetto
invece ai viaggi delle italiane, le considerazioni di Matilde Perrino, au-
trice della Lettera ad un suo amico nella quale si contengono alcune sue
riflessioni fatte in occasione del suo breve viaggio per alcuni luoghi della
Puglia (1787), amplieranno il discorso, includendo le donne, l’idea
della femminilità e il tema dell’istruzione.
Sulla scia dell’interesse accademico degli ultimi due decenni su ge-
nere e viaggio , questo articolo si propone inoltre di stabilire l’impor-
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tante influenza del genere sia sull’esperienza del viaggio, sia sul
4 Cfr., fra gli altri, D. Richter, E. Kanceff, La scoperta del Sud. Il Meridione, l’Italia,
l’Europa, Slatkine, Geneve, 1994.
5 Per uno studio a lungo termine, interdisciplinare e internazionale sulle interazioni
tra individui durante il viaggio, cfr. F. Meens, T. Sintobin (eds.), Gender, Companionship,
and Travel Discourses in Pre-modern and Modern Travel Literature, Routledge, Abingdon-
New York, 2019. Sulla fitta e complessa storia delle viaggiatrici, si vedano, fra gli altri,
D. Corsi (a cura di), Altrove. Viaggi di donne dall’antichità al Novecento, Viella, Roma,
1999; F. Frediani, R. Ricorda, L. Rossi (a cura di), Spazi Segni Parole. Percorsi di viag-
giatrici italiane, Franco Angeli, Milano, 2012.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)