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La comparazione storica di fronte allo ‘spatial turn’: dilemmi e virtù di un metodo 395
questi usi nella pratica storiografica, la comparazione, secondo Kocka,
avrebbe anche un altro obiettivo metodologico. Richiamandosi a Max
Weber, pioniere di questo approccio epistemologico, la comparazione
svolge per lo scienziato sociale il medesimo ruolo che nelle scienze
esatte viene rivestito dall’ipotesi di ricerca. In tal modo, la compara-
zione storica servirebbe a sottoporre a verifica spiegazioni causali o
pseudo causali date per scontate.
Nonostante ciò, molte sono le controindicazioni che hanno relegato
la storia comparata ad uno status di inferiorità culturale. Kocka indi-
vidua tre problemi metodologici. Innanzitutto, le fonti. La storia com-
parata si affida nella maggior parte dei casi a fonti secondarie, sia per
la complessità di reperire documentazione d’archivio in paesi diversi e
lontani, sia perché il ricercatore non sempre padroneggia più lingue;
in secondo luogo, la comparazione presuppone che le unità da com-
parare siano considerate come separate/ indipendenti le une dalle al-
tre, tralasciando le continuità, le influenze reciproche le intersezioni e
le interdipendenze di fenomeni storici; infine, la decontestualizzazione
forzata quasi che i casi storici comparati si svolgano in una dimen-
sione astratta e fissata in modo preventivo.
Eppure, proprio dalla crisi del rapporto tra tempo e spazio si aprono
nuove possibilità per la pratica storica della comparazione. Il dibattito
sulla globalizzazione ha generato nel campo della storiografia un inte-
resse inedito verso una storia non più (inter)nazionale ma transnazio-
nale focalizzata sulle entangled histories, l’histoire croisée . Approcci
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le cui unità di misura non appartengono allo spazio nazionale e che
insistono su aspetti di mutualità e reciprocità seppure asimmetrica. I
campi di studio sono molteplici: dagli studi coloniali agli aspetti cul-
turali, dalla diffusione delle idee e comportamenti ai flussi migratori
politici (esuli, profughi) ed economici, al commercio transnazionale.
Com’è chiaro, anche da questa breve elencazione dei principali temi di
ricerca, grande attenzione nella storia transnazionale viene data ai
modi di strutturazione del potere, al rapporto tra espansione imperia-
listica europea e paesi colonizzati.
In questo ambito il metodo comparato aveva dato prove non proprio
felici sul piano euristico perché troppo meccanicistico. Infatti, una
volta stabilite come entità separate di dominio e subordinazione tra
madrepatria e colonie, la storia comparata interrompeva la fluidità dei
processi transculturali e transnazionali che, al contrario, operano
nella direzione tracciata qualche anno fa da Chakrabarty di pro-
66 M. Werner, B. Zimmermann, Penser l'histoire croisée: entre empi empirie et réflexi-
vité, «Annales. Histoire, Sciences Sociales» A. 58, N. 1 (2003), pp. 7-36.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)