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                «annientare lo spazio con il tempo» è quindi fondamentale per il fun-
                zionamento e la sopravvivenza del capitalismo, per la sua capacità di
                riprodursi su entità spaziali sempre più ampie e di accelerare l'accu-
                mulo di capitale. Una linea interpretativa estremizzata da Ed Soja i cui
                lavori insistono sul fatto che lo spazio non possa essere subordinato
                al tempo o al sociale. Egli sostiene che la teoria sociale dovrebbe ba-
                sarsi su un'analisi triangolare di tempo, spazio e struttura sociale cia-
                scuna nel suo contesto . La svolta spaziale di Soja rompeva con lo
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                storicismo che aveva privilegiato il tempo sullo spazio, per riaffermare
                l’importanza dello spazio nelle scienze sociali.
                   Il riconoscimento che «il luogo e il contesto sono centrali e senza
                dubbio implicati in tutte le costruzioni del sapere»  ha significato che
                                                                50
                nel dibattito scientifico di altre discipline (dalla letteratura alla socio-
                logia  dall’antropologia  alla  storia)  si  è  iniziato  a  fare  uso  di  termini
                quali spazio, luogo, connessioni. Manuel Castel, autore di una monu-
                mentale opera in tre volumi sulla società dell'informazione nella quale
                la produttività deriva dalla conoscenza e dall'informazione, dà una let-
                tura dicotomica dello spazio. Mentre i popoli vivono in luoghi definiti,
                il potere postmoderno si manifesta nelle connessioni tra luoghi tramite
                flussi reali (dirigenti d'azienda che fanno la spola tra le città globali) e
                virtuali (le reti di internet) il che produce complesse geografie di cono-
                scenze imperscrutabili per quasi tutti i cittadini comuni. Da questa
                impostazione derivarono una serie di rappresentazioni destinate a un
                grande  successo  quali  la  deterritorializzazione  della  vita  sociale,  la
                contrapposizione tra virtuale e reale, la predominanza della società re-
                ticolare. Da parte sua, Antony Giddens, utilizzando il termine “globa-
                lizzazione” , ne sottolineava la centralità dello spazio come punto di
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                congiunzione tra agency e struttura o in termini meno sofisticati tra
                globale e locale (glocal) .
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                   La crescente complessità del dibattito non ha riguardato solo le pro-
                spettive epistemologiche della geografia ma si è inverato in un vero e
                proprio spatial turn che ha interessato molte discipline, tra cui la sto-
                ria .
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                   49  E. Soja, The Reassertion of Space in Critical Social Theory, London, Versus, New
                York 1989.
                   50  D. Cosgrove (ed by), Mappings, The University of Chicago Press, 1999, p. 7.
                   51  A. Giddens, Le conseguenze della modernità. Fiducia e Rischio. Il Mulino, Bologna,
                1994.
                   52  Id., The Constitution of Society. Outline of the Theory of Structuration. University of
                California Press, Berkeley, 1984.
                   53  B. Gru ̈ning, R. Tuma, Space, Interaction and Communication. Sociology in Dialogue
                with Spatial Studies: An Introduction, «Sociological», Fasc. 2 (2017), p. 9.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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