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vincializzare l'Europa . Così, Kocka, trova proprio nel transnational
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approach nuove possibilità per la comparazione storica.
Il metodo comparato enfatizza e rende particolarmente manifesto ciò che è
implicito in ogni lavoro storico: una componente selettiva e costruttiva. La sto-
ria comparata costringe coloro che la praticano a riflettere esplicitamente sulle
premesse epistemologiche del loro lavoro, quando queste premesse sono im-
plicite in altri approcci 68 .
La comparazione darebbe sostanza ad ambiti storiografici che si in-
teressano dell’analisi dei flussi migratori e commerciali, dei transfer
culturali e visuali, delle asimmetrie dello sviluppo economico, dell’ana-
lisi dei rapporti di dominio e subordinazione. Considerare lo spazio
come centrale nell’analisi comparata potrebbe ovviare all’uso indiffe-
renziato della categoria globalista con cui si indicano in maniera vaga
processi e fenomeni storici mondiali per cogliere il carattere “costruito”
dei luoghi. La prospettiva comparata potrebbe servire, quindi, a con-
trobilanciare l’indeterminatezza dell’approccio globale. In tal modo, lo
studio delle connessioni/comparazioni che sta alla base della nuova
storia transnazionale si potrebbe fondare su ipotesi di ricerca verifi-
cate e ravvicinate alle fonti d’archivio: strumenti primari della ricerca
storica.
67 D. Chakrabarty, Provincializing Europe: Postcolonial Thought and Historical Differ-
ence, Princeton U.P., Princeton, 2007.
68 J. Kocka, Comparison and Beyond cit. p 44.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)