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L’acqua fa paura: gestione del territorio e salute pubblica nel Borgo di Santa Lucia... 567
riguardavano addirittura la «maggior parte» degli infermi , particolar-
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mente «nelle vicinanze del Ciardone, ove gli ammalati godono appena
otto o dieci giorni di convalescenza, giacché continuando a respirar
quell’aria tuttora infetta ritornano a cadere» . Dalla nota del numero
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degli ammalati che i due medici inviarono unitamente alla relazione si
evince come, a tutto il 5 agosto, il loro numero totale nel Borgo, nel
“piano” del Ciardone e nelle campagne di Sampolo ammontasse a 762
dei quali 201 già dichiarati guariti .
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Qualche giorno dopo, un’ampia e dettagliata relazione tecnica sui
lavori da effettuare nell’area interessata dall’epidemia fu presentata
in un «discarico» compilato dal regio architetto Giuseppe Venanzio
Marvuglia e dall’«ingegnere camerale proprietario» Luigi Speranza,
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incaricati dalla Suprema deputazione. Conformemente al parere dei
medici, i lavori avrebbero dovuto consistere nella bonifica di un’«am-
pia palude in fondo e alla parte bassa del canneto del principe di
Villafranca»; di una sorgente che dal “piano”, «spargendosi in vari
rivi, ne forma uno stagno gradatamente esteso» e di una pozza mal-
sana sulla spiaggia, originata dall’otturazione dei condotti di scarico
dovuta all’accumulo delle alghe.
Opere tecnicamente raffinate, alcune provvisorie e altre definitive,
venivano descritte per la soluzione delle prime due emergenze; la
terza era considerata «non riparabile»: si sarebbe solo potuto rimuo-
vere le alghe ammonticchiate sulla spiaggia e spurgare i condotti ot-
turati. Infine, l’architetto Marvuglia e l’ingegnere Speranza sugge-
76 Nota degli ammalati nel Borgo, nel piano dell’Ucciardone e nelle campagne
di Sampolo compilata dai medici deputati Gaetano Surdi e Salvatore Romano (Ivi,
carte non numerate, agosto 1810).
77 I medici deputati Gaetano Surdi e Salvatore Romano al pretore di Palermo e
capo della Suprema deputazione generale di salute pubblica, Palermo 5 agosto
1810 (Ivi, carte non numerate).
78 Nota degli ammalati nel Borgo, nel piano dell’Ucciardone e nelle campagne
di Sampolo compilata dai medici deputati Gaetano Surdi e Salvatore Romano (Ivi,
carte non numerate, agosto 1810). Questi i dati contenuti nel documento, contro-
firmato dal consultore protomedico Domenica Greco: 23 luglio: 178 «ammalati ri-
cevuti», 0 «ammalati licenziati»; 24 luglio: 8, 0; 25 luglio: 37, 10; 26 luglio: 44, 0;
27 luglio: 27, 0; 28 luglio: 30, 0; 29 luglio: 45, 12; 30 luglio: 48, 0; 31 luglio: 58,
15; 1 agosto: 67, 20; 2 agosto: 73, 38; 3 agosto: 53, 35; 4 agosto: 48, 38; 5 agosto:
46, 33; «totale … ricevuti 762 … licenziati 201 … esistenti 561».
79 Relazione dell’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia e dell’ingegnere Luigi
Speranza (Ivi, carte non numerate, 13 agosto 1810). Giuseppe Venanzio Marvuglia
(1729-1814) fu tra gli architetti preferiti dalla grande committenza laica e religiosa
del Regno di Sicilia (cfr. F. Passalacqua, Marvuglia Giuseppe Venanzio, voce del
Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 71, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma,
2008, https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-venanzio-marvuglia_%28Di
zionario-Biografico%29/, consultato l’ultima volta il 21/6/2023).
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)