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                decisivo il parere «dei suoi savii marchese Mango, dr. Pietro Citati e dr.
                Benedetto Cutelli», i quali, nonostante la chiara volontà dell’intero con-
                sesso e del sindaco «di fare eseguire tutto a spese del principe di Villa-
                franca», convinti anche dalle argomentazioni avanzate «dai difensori
                del suddetto principe, ebbero per vero che le acque nel piano dell’Uc-
                ciardone fossero rimaste per uso comune, mentre ivi quegli abitanti
                vanno a lavare e stendere i panni e nei fonti ivi esistenti si conserva lo
                stemma di questo Senato; e si ebbe per vero ancora che tutte le spese
                per lo espurgo delle acque si sono sempre fatte da questo Senato» 104 .
                   La magistratura della capitale inviò prontamente al sovrano, che
                aveva riferito di continuare a ricevere in modo ininterrotto le lagnanze
                della popolazione del Borgo impaurita dalla prospettiva di nuove epi-
                demie,  la  relazione  del  senatore  Gaspare  Palermo,  anche  per  porre
                all’attenzione il proprio massimo impegno non solo nella gestione del
                territorio palermitano, ma soprattutto nel ruolo di magistratura sani-
                taria per l’intero Regno 105 .
                   Nonostante non si fosse ancora associata la patologia malarica al
                Plasmodium, tutti i protagonisti della vicenda qui ricostruita percepi-
                vano in modo chiaro quanto era patrimonio comune già dall’antichità
                classica: nel contesto in cui si sviluppavano le malattie legate alle ac-
                que interagivano in modo stretto fattori ambientali, condizioni sociali,
                mancata cura del territorio, attività umane. L’analisi di manifestazioni
                epidemiche legate al “paludismo” riguardo a contesti territoriali ben
                precisi consente dunque di indagare anche la percezione che i vari
                attori coinvolti hanno del contesto ambientale e sociale in cui vivono e
                delle implicazioni di malattie che incidevano profondamente sulla vita
                dei singoli e delle comunità.
                    Un secolo dopo le vicende appena narrate, il Borgo di Santa Lucia
                non risulterà tra le zone «più malariche» del Comune di Palermo 106 .














                   104  Gaspare Palermo al Senato, Palermo 26 aprile 1811 (Ivi, carte non numerate).
                   105  Il Senato di Palermo al sovrano, Palermo 26 aprile 1811 (Ivi, carte non nu-
                merate).
                   106  La lotta contro la Malaria in Sicilia cit., p. CCV; i dati presentati sono relativi
                agli anni compresi tra il 1905 e il 1908.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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