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578 Sara Manali
infatti, alla Russia venne riconosciuto il diritto di protezione sugli abi-
tanti di fede ortodossa dell’Impero ottomano .
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Gli svariati gruppi di fede cristiana non cattolica presenti in area eu-
ropea sin dal tardo medioevo, intensificatisi in numero con l’avanzata ot-
tomana nell’Europa orientale, iniziarono a scorgere nello zar il diretto
erede dell’Impero bizantino, avvertendo il senso di una «eredità comune»
che coinciderebbe col bizantinismo nel suo senso culturale, religioso,
estetico, intellettuale . Questa percepita vicinanza tra la Russia e le co-
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munità cristiane ortodosse (di fatto e di rito) ebbe un’influenza tangibile
nell’esperienza storica di questi gruppi, che allo zar avevano iniziato a
rivolgersi per la protezione della libertà di culto e della fede ortodossa.
Alla fine del secolo XVIII il rapporto assunse anche delle connotazioni po-
litiche che trovarono espressione nella strategia estera russa volta a fron-
teggiare, come anticipato, gli Ottomani assieme alle potenze di area eu-
ropea a protezione anche dello «Orthodox Commonwealth» .
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All’interno di questa più ampia comunità non si possono non in-
cludere le popolazioni arbëreshe del sud Italia, le quali neppure rifug-
girono dall’idea di una discendenza diretta dell’Impero russo da quello
bizantino. La sovrapposizione del piano politico al piano religioso
aveva peraltro dato vita a importanti iniziative intellettuali volte
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una specifica – perché significativa – attenzione su Minorca, si veda G. Salice, Le
connessioni globali della colonia «scismatica» di Minorca (1743-1785), «Pedralbes»,
37 (2017), pp. 133-162.
8 Non pare pertinente in questa sede affrontare, pur tenendoli presenti, i temi
della formazione dell’identità nazionale e delle rappresentazioni dell’alterità, fon-
damentali per interpretare la politica estera russa sino ai tempi attuali e i rapporti
con l’Europa e l’Occidente in genere, secondo uno svolgimento storico di reciproca
alterizzazione. Si veda, sul tema, G. Cigliano, T. Tagliaferri (a cura di), La Russia e
l’Occidente, Atti della Giornata di studio – Napoli, 9 giugno 2022, Federico II Uni-
versity Press, Napoli, 2023.
9 A. Falcetta, Ortodossi nel Mediterraneo cattolico cit., pp. 237-245, qui p. 240.
10 P. M. Kitromilides, An Orthodox Commonwealth. Symbolic Legacies and Cul-
tural Encounters in Southeastern Europe, cap. VI, From Orthodox Commonwealth to
National Communities, Ashgate-Variorum, Aldershot, 2007.
11 Componimenti poetici di vari autori in lode di Caterina II, augustissima impe-
ratrice di tutte le Russie, Beniamino Rinaldi stampatore, Napoli, 1771 e Componi-
menti poetici di varij autori in lode di Sua Eccellenza il Signor Conte Alessio Orlow,
Plenipotenziario e Comandante Supremo delle Arme Russe in Levante nel 1772, s.l.
[ma Napoli] s.d. [dopo il 1772]; si vedano anche: F. Venturi, La Rivolta greca del
1770 e il patriottismo dell’età dei Lumi, con un’introduzione di O. Kresten, Roma,
1986, già in Id., Settecento riformatore, vol. III, La prima crisi dell’Antico Regime
(1768-1776), Giulio Einaudi editore, Torino, 1979, pp. 22-153; F. D’Oria, Arcadia
e filellenismo a Napoli nel Settecento: Tommaso Stanislao Velasti, «Ιταλοελληνικά.
Rivista di cultura greco-moderna», 2 (1989), pp. 253-266; Id., Cultura napoletana
e diaspora greca nell’Italia dei Riformatori, in Atti del V Convegno nazionale di Studi
neoellenici, Napoli, 15-18 maggio 1997, Napoli, 1998, pp. 331-348; C. Nicas, F.
D’Oria, Grecia moderna e tradizione classica nell’Arcadia napoletana del Settecento,
«Ιταλοελληνικά. Rivista di cultura greco-moderna» 2 (1989), pp. 235-236; K. Nikas,
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)