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«Dalla divotissima greca colonia della Piana de’ Greci nella Sicilia» allo zar Alessandro I 593
Si è ciò opinato onde togliere tutti li pretesti alla Corte di Roma nel
removare la più volte detta Bolla per la Greca Collegiata, essendo stata
essa Corte Romana sempre magnam amica Graecorum, et si quando,
non diu.
Acciò però l’accennato memoriale (allorché sarà presentato, come
sopra si è rassegnato all’E.V.) abbia l’indispensabilissimo bramato ef-
fetto e successo felice, l’oratore greco presbitero con tutta l’amabilis-
sima devozione scongiura fervorosamente l’alta compiacenza religiosa
dell’E.V. che l’Eroe Primogenito della Nostra Santa Ortodossa Greca
Chiesa, e l’Atleta inespugnabile il Magnanimo Autocrate Alessandro si
degnasse proteggerlo a spada tratta tanto presso Sua Maestà Siciliana
Francesco Primo Borbone (anche amoroso della nazione e Greca
Chiesa) e suo Real Ministero in Napoli, quanto presso la stessa Corte
di Roma; mentre la nostra fatalissima sciagura degna delle più alte
commiserazioni porta che questa infelicissima Greca Nazione colla
Sua Ortodossa Oriental Chiesa in queste Contrade dee star soggetta a
quei che le sono nemici accaniti per professione, per indole e dispari
nei sentimenti, non che d’opposta osservanza e Sacre discipline.
È incontrastabile, Signore Eccellentissimo, e benignissimo, che la
Greca Nazione colla sua Oriental Chiesa in qualunque Regno stabilita
non conosce altra ancora salutare difesa e protezione che il solo brac-
cio potentissimo del Russo Imperatore qual figlio della Greca Chiesa
medesima, e sono questi sacri vincoli indissolubili che il Gran Cesare
Greco ha sposati nel S. Battesimo, per questo oggetto grandioso essa
Greca Chiesa in tutte le remote (arene) dell’Orbe terraqueo ove rin-
viensi ha lo stretto obbligo giornalmente be cinque volte per i Sovrani
Ortodossi di Lei figli pregare nella Messa, e altre quattro nella divina
Salmodia, e che oggi al giorno unico figlio riconosce della sua profes-
sione Santissima che è appunto il Gran Cesare delle Russie, non es-
sendovi altri sovrani di rito Greco. Perciò è che la Greca Nazione in
queste Contrade con ragione si è gloriata di essere nata sempre reli-
giosa nelle istituzioni dei di Lei Santi Padri Greci, e con vera fiducia si
abbandona fondatamente alle supreme grazie e fortissimo sostegno
benevolissimo dell’unica speranza di Greca Chiesa, il di cui massimo
interesse è sullo spirituale su d’ogni altro indifferentissimo.
Con questa circostanza si umilia alla eminente intelligenza della E.
V. che ancora questa Greca Colonia non ostante le promesse fatte alla
medesima M.S. Ortodossa (Imperatrice) sin dal passato Maggio non è
stata ripristinata nei di Lei Sacri ed inviolabili diritti politici a norma
delle sue Capitolazioni (…) ridotte col preventivo Regio assenso di Sua
Maestà Ferdinando di Aragona Re allora di Napoli e Sicilia in pubblico
solenne contratto bilaterale nel 1488 ed a norma della Regia Cedola in
ampie e solenni forme emanata dalla Maestà Sua Ferdinando Borbone
or defunto, nel 1799, da cui i Greci ricomprarono per una seconda
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)