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                contadine dell’età preindustriale . Inoltre, e su tutto, si avvertiva l’esi-
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                genza  di  tracciare  modelli  comparati  più  ampi,  che  indagassero  una
                stratificazione  mediterranea  ed  europea,  esigenza  avvertita  tanto  nel
                campo dell’etno-antropologia  che della storiografia culturale, tesa in
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                quegli anni a un lavoro di storicizzazione del folklore .
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                   Lo scopo di queste pagine è evidenziare gli scambi teorici e tematici
                tra studiosi delle scienze sociali di quegli anni e sottolinearne, al di là
                della “rivoluzione culturale” da loro promossa – ma direi anche grazie
                allo sprone morale di essa –, il grande dispiegamento di dati raccolti
                dalla “ricerca sul campo” per vaste aree regionali, l’attenzione compara-
                tivista e interdisciplinare, e alcune intuizioni anticipatrici, in seguito –
                più o meno consapevolmente – riscoperte (ad esempio sul rapporto tra
                categoria del “popolare” e “cultura di massa”). In campo storiografico
                un’esigenza di maggior “concretezza” portava a diffidare delle categorie
                della «mentalità», ridimensionando al tempo stesso l’esigenza compara-
                tivista su larga scala (cui tendeva, almeno concettualmente, la storio-
                grafia  italiana  degli  anni  Settanta,  come  quella  francese) .  Atteggia-
                                                                        11
                mento, questo, che se ha portato a un affinamento filologico della ri-
                cerca, divenuta più sistematica per tipologie di fonti, e a un’enuclea-
                zione di nuove questioni storiografiche, d’altro canto, per la prevalente
                dimensione riconosciuta al “politico” e per l’ancoraggio a contesti storici
                dal tempo breve, ha indotto a sacrificare la dimensione morfologica dei
                fenomeni culturali e le comparazioni spazio-temporali ampie, come se i
                due motivi di attenzione (storico-politico e storico-simbolico) non potes-
                sero  viaggiare  insieme  e  fornire  più  articolate  risposte  alla  ricerca .
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                   8   Il  riferimento  era  a  F.  Engels,  La guerra dei contadini in Germania,  Roma,
                Edizioni Rinascita, 1949; e a Id., Sulle origini del cristianesimo, Prefazione di A.
                Donini, Roma, Editori Riuniti, 1975. Ripeteva la lezione di Engels per definire la
                complessità  di  rapporti  tra  struttura  e  sovrastruttura,  L.M.  Lombardi  Satriani,
                Analisi marxista e folklore come cultura di contestazione, in «Critica marxista», VI,
                1968, n. 6, pp. 64-88, poi in D. Carpitella, Folklore e analisi differenziale di cultura.
                Materiali per lo studio delle tradizioni popolari, Roma, Bulzoni, 1976, pp. 351-388.
                Sui significati civili del fenomeno religioso popolare, A.M. Cirese, Riforma religiosa
                e scontro di classi, in «Il Giorno», 7 luglio 1974.
                   9  Apre la ricerca sul campo al confronto tra più ambiti regionali (dall’Abruzzo a
                Molise, Lucania, Puglia), A.M. di Nola, L’arco di rovo. Impotenza e aggressività in
                due rituali del Sud, Torino, Boringhieri, 1983.
                   10  A questa tendenza nella storiografia si può ricondurre, per l’area italiana, il
                pionieristico volume di G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del
                Mezzogiorno d’Italia, Milano, Mondadori, 1982.
                   11  Ripropone alla storiografia italiana i percorsi e le acquisizioni della metodo-
                logia comparativista, M. Petrusewicz, Il ritorno della Storia Comparata, in «Miscel-
                lanea di studi storici», XII, 2002-2003, pp. 79-90.
                   12  Questa esigenza comparativa prosegue invece negli studi etno-antropologici,
                nella  direzione  di  confrontare  risultati  ampiamente  documentati  per  il  Sud  (su



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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