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470 Maria Antonietta Russo
maestro procuratore di Sicilia . Tra i beni elencati è presente anche il
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giardino a Porta San Giorgio.
L’antica porta esisteva già nel XII secolo e aveva preso il nome
dalla vicina chiesa nel porto e dalla tonnara . I confini, già delineati
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nell’atto dotale in cui si specificava solo che il viridarium sito «iuxta
portam sancti Georgii» si trovava delimitato da tre lati dalla chiesa di
Santa Maria dell’Annunziata e da due vie pubbliche , venivano an-
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cor meglio definiti in un contratto del 7 agosto 1309 in cui lo Sclafani
affittava per due anni, per quattordici onze e mezzo, il giardino «prope
portam Sancti Georgii» vicino la chiesa di Santa Maria dell’Annun-
ziata da una parte, la chiesa di Santa Barbara dall’altra e la chiesa
di San Luca mediante via publica dall’altra (fig. 1) . Nel 1299, il no-
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taio Adamo de Citella, per indicare i confini del giardino che il paler-
mitano Angelo Faylla dava in conduzione a Nicolò de Macco, scriveva
che si trovava «prope Portam Sancti Georgii de Panormo, iuxta eccle-
siam Sancte Marie Nunciate et iuxta iardinum domini Mathei de
Thermis» .
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Nei documenti notarili rinvenuti appare una sovrapposizione di ter-
mini nell’indicazione del giardino del conte definito indifferentemente
viridarium o jardinum. In realtà, se si presta fede alla distinzione che
vede nel primo la presenza di una maggiore quantità di alberi da frutto
e nel secondo la coesistenza di ortaggi e alberi , sarebbe preferibile
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adottare la terminologia utilizzata dallo stesso testatore e dalla zia Co-
stanza che definiscono quello a Porta San Giorgio come viridarium .
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La «contrata Porte Sancti Georgii» attestata già nel XII secolo assumeva
la denominazione dall’omonima porta e si trovava vicino alle mura del
Seralcadio; la sua collocazione all’interno delle mura della città la di-
stingueva dalle altre contrade extraurbane . La porta San Giorgio,
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ubicata nelle mura settentrionali di Palermo, nell’attuale piazza Tre-
44 A. Marrone, Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390) cit., p. 160.
45 V. Di Giovanni, La topografia antica di Palermo dal secolo X al XV cit., vol. II,
p. 415.
46 Bcc, Tabulario, perg. 2. 27. M. 20.
47 Asp, MA, 127b, cc. 395v-396r.
48 14-02-1299. P. Gulotta, Le imbreviature del notaio Adamo de Citella a Palermo
(2 o registro:1298-1299), Il centro di Ricerca, Roma, 1982, n. 247, pp. 195-196.
49 M. Scarlata, Strutture urbane e habitat a Palermo fra XIII e XIV secolo cit., p.
105.
50 Cfr. i testamenti di Matteo Sclafani editi in M.A. Russo, I testamenti di Matteo
Sclafani (1333-1354) cit.; il codicillo del conte in Asp, Spasimo, busta 67, c. 49r. e
il contratto dotale di Costanza Ebdemonia in Bcc, Tabulario, perg. 2. 27. M. 20.
51 Sulle contrade di Palermo tra fine Duecento e i primi del Trecento e sulla
contrada di Porta San Giorgio, cfr. S. Scibilia, Palermo negli atti del notaio Bartolo-
meo Citella cit., p. 139.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)