Page 23 - 1
P. 23

Alle origini di Santa Maria dello Spasimo e dell’urbanizzazione di Palermo   473


                    la grangia, con la cappella e il giardino per darla in enfiteusi perpe-
                    tua dietro pagamento di un censo annuo . Il 3 maggio 1509 l’abate
                                                             66
                    e il convento di Santa Maria del Bosco ottennero l’autorizzazione
                    dall’abate generale Bernardo Pallavicino e dai frati visitatori della
                    congregazione di Monte Oliveto a concedere in enfiteusi, di venti-
                    nove in ventinove anni, «et sic successive in perpetuum […] gran-
                    chiam […] viridarium cum turri dicti monasterii et conventus», per
                    un canone annuo di almeno cento ducati . Il 21 maggio sarebbe
                                                               67
                    arrivata anche l’approvazione di papa Giulio II alla costruzione del
                    nuovo monastero e il 20 giugno seguente l’esecutoria viceregia . Il
                                                                                    68
                    29 novembre, l’abate Benedetto da Messina cedeva al Protonotaro
                    del Regno Aloisio Sanchez la grangia e la torre con il giardino per
                    un canone di trentatré onze e dieci tarì, ricevendo un anticipo di
                    cento onze per la costruzione del nuovo monastero.
                       I  tempi  erano  mutati  e  nell’atto  la  grangia  risultava  ubicata  nel
                    quartiere Conceria, ma non era più sufficiente alle esigenze dei monaci
                    che avrebbero voluto costruire un monastero più grande e bello. Alla
                    data dell’atto la nuova costruzione risultava già iniziata in un terreno
                    fuori porta dei Greci donato, nel 1506, dal giureconsulto messinese
                    Giacomo Basilicò . La generosità del nuovo donatore imparentato con
                                     69
                    le famiglie eminenti dell’epoca attraverso il matrimonio con Eulalia Re-
                    solmini, le cui sorelle avevano sposato Pietro Alliata e Guglielmo Aiu-
                    tamicristo ,  non  avrebbe  dovuto  far  scordare  il  nome,  o  meglio
                              70
                    l’anima, del conte di Adernò che aveva voluto il primo stanziamento
                    dei monaci nel piano di Castello a mare. Il papa, nel concedere la li-
                    cenza all’alienazione, poneva la condizione che

                    in monasterio predicto fundando sub vocabulo dello Spasmo extra Portam
                    Grecorum dicte civitatis tenentur construi et edificari facere unum altare
                    in  memoriam  eius  qui  dictam  granciam  prefato  monasterio  de  Nemore


                       66  Asp, Spasimo, busta 67, c. 49r.
                       67  Asp, Tsmb, perg. 665; sulla lottizzazione del giardino e l’urbanizzazione di
                    Palermo nel XVI secolo, cfr. M. Vesco, Viridaria e città. Lottizzazioni a Palermo nel
                    Cinquecento, Edizioni Kappa, Roma, 2010; in particolare, per la citazione, pp. 183-
                    184.
                       68  G. Mendola, Da Calatamauro allo Spasimo: gli olivetani a Palermo, in A.G.
                    Marchese (a cura di), L’abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, tra me-
                    moria e recupero. Atti del Convegno di Studi (Chiusa Sclafani e Santa Maria del
                    Bosco, 17-18 aprile 2004), Provincia Regionale di Palermo, Palermo, 2006, p. 384.
                       69  Asp, Notai defunti, I stanza, notaio Matteo Fallera, reg. 1769, cc. 324v-331v;
                    Asp, Spasimo, busta 67, c. 49v.
                       70  G. Mendola, Da Calatamauro allo Spasimo: gli olivetani a Palermo cit., p. 406,
                    nota 31; M. A. Spadaro, Da Antonello Gagini a Raffaello: un altare per lo “Spasimo
                    di Sicilia”, in L’abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, tra memoria e
                    recupero cit., p. 483.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28