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Echi del nuovo mondo nelle biblioteche napoletane tra i secoli XVI e XVII   507


                    sente, lasciava ormai più spazio al volgare italiano, e cresceva l’impor-
                    tanza  delle  belle  lettere  rispetto  ai  trattati:  lo  stesso  Torelli  scrisse
                    L’Anchora, una commedia che divenne famosa, e dovette essere in con-
                    tatto  con  gli  intellettuali  meridionali  che  anelavano  il  ritorno  d’una
                    grande accademia napoletana . Così come la «Filosofia del Telesio», le
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                    opere di Giovan Battista della Porta  o «Jordanus Brunus» s’insedia-
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                    vano tra le autorità intellettuali, le edizioni di Sacrobosco o di Tolomeo
                    venivano  allora  completate  con  altre  opere  più  recenti  sul  Nuovo
                    Mondo . Non a caso troviamo nella stessa zona della biblioteca le «Hi-
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                    storie dell’Indie» – probabilmente quelle di Maffei  -, L’Isolario di Bene-
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                    detto Bordone , e una Cosmografia che possiamo attribuire al siciliano
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                    Maurolico . Ma le navigazioni e la conquista erano entrate in modo in-
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                    diretto anche nelle storie generali che l’avvocato Torelli possedeva, come
                    la Storia d’Italia di Guicciardini, una Cronologia del Mondo  e le opere
                                                                             28
                    storiche di Paolo Giovio .
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                       Come nel resto dell’Italia, fu spesso il grande centro editoriale di Ve-
                    nezia a rifornire di dati americani gli studi dei togati napoletani. Ottavio
                    Ferrazio, morto nel 1580, poté farsi un’idea dei popoli trovati nel nuovo
                    mondo grazie all’appendice di Geronimo Giglio all’edizione di 1566 dei
                    Costumi, le leggi et l’usanze di tutte le genti di Giovanni Boemo. Ancora
                    più affascinanti dovettero sembrare le storie che ebbe modo di leggere
                    nel primo e nel terzo volume delle Navigazioni e viaggi di Ramusio, che
                    corredavano quel «‘appamundi» accatastato tra i libri . Ma in questo
                                                                        30
                    scorcio tra l’ultimo Cinquecento e il primo Seicento si trovano sugli scaf-
                    fali anche le storie del mondo riordinate dall’esperienza storica della
                    Chiesa. Era il caso delle Historie del Maffei, possedute dallo stesso Giu-
                    lio Cesare Torelli, elaborate sulla base delle informazioni gesuitiche.




                       22   Sertorio  Quattromani,  Lettere  di  Sertorio  Quattromani,  a  cura  di  A.  Rossi,
                    Lazzaro Scorriggio, Napoli, 1624, pp. 27-30. Sulla chiusura delle accademie napo-
                    letane nella prima metà del Cinquecento rinvio a B. Croce, L’Accademia dei Sereni,
                    «Archivio storico per le province napoletane», 5 (1919), pp. 368-374.
                       23  Compresa la controversa Magia naturale.
                       24  Asn Not. Aniello Auricola (sch. 505) B. 21, cc. 141 v., 135 v., 139 v. e 141 v.
                       25   G.P. Maffei, Le historie delle Indie orientali, Appresso Damian Zenaro, In Venezia,
                    1589.
                       26  B. Bordone, Isolario di Benedetto Bordone, Per Nicolò d’Aristotile, Impresse
                    in Vinegia, 1534 [1528].
                       27  F. Maurolico, Cosmographia Francisci Maurolyci, Apud haeredes Lucae Anto-
                    nij Iuntae Florentini, Venetijs, 1543. Nell’inventario venne descritto «Cosmografia
                    Maurebletij», ivi, c. 137 v.
                       28  Molto probabilmente quella del Sansovino.
                       29  Ivi, c. 139 r. e 136 r. L’inventario registra almeno tre opere di Giovio: «Opera
                    varia», «De vitis virorum illustrium in Basilea» e «Historijs secundo volume».
                       30  Asn, Not. Giovanni Antonio Montefusco (sch. 289) B. 79, cc. 391 r. – 392 r.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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