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                   Anche il dottor Orazio Corsetto, morto benestante nel 1627, do-
                vette  ricavare  la  maggior  parte  delle  notizie  sul  Nuovo  Mondo  da
                fonti ecclesiastiche, dall’Historia Universale di Gaspare Bugatti op-
                pure dalle relazioni di Botero . I viaggi dei missionari in quegli anni
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                contribuirono a mantenere vivo il fascino dell’Oriente, che già nella
                prima fase rinascimentale si disputò con le nuove Indie il protago-
                nismo nell’attenzione europea. Nelle biblioteche dei togati e dei me-
                dici troviamo di volta in volta qualche accenno alla Cina, soprat-
                tutto attraverso l’«entrata» di Matteo Ricci. La biblioteca di Luigi di
                Grazia è un bell’esempio del fascino dei mondi lontani presso i me-
                dici napoletani a metà Seicento, ancora una volta legata alla curio-
                sità  scientifica:  oltre  all’Historia  naturale  di  Ferrante  Imperato,  il
                dottor di Grazia aveva l’«entrata nella China de pp(adri) della Com-
                pagnia di Giesù del p(adre) Matteo Ricci» e l’«Historia orientale», ov-
                vero il Saverio Orientale di Bernardino Ginnaro, sull’arrivo del Cri-
                stianesimo nel Giappone .
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                   Il fatto è che nei libri di storia generale e nelle relazioni universali,
                frequenti nelle biblioteche seicentesche, le notizie americane non com-
                parivano più come un insieme di novità vibranti, ma cominciavano ad
                essere collocate all’interno di saperi sempre più ordinati, e non solo
                dal punto di vista dei veneziani o della Chiesa della riforma cattolica,
                ma anche dello stesso Regno di Napoli .
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                   La universal fabrica del mondo del calabrese Giovan Lorenzo d’Ana-
                nia uscita dai torchi nel 1573, fa da spartiacque per la ricezione in
                ambito  meridionale  dell’idea  del  Nuovo  Mondo,  che  occupa  tutta  la
                quarta parte del libro . Già tra i libri del dottore Fabrizio Capomazzo,
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                morto  nel  1591,  s’aggiungeva  un  volume  definito  «la  descriptione
                un(iversa)le del mondo», che, a giudicare dal formato, potrebbe essere


                   31  Asn, Not. Nicola Evangelista (sch. 205) B. 40, cc. 38 v. – 39 r. Sappiamo che
                Orazio Corsetto ottenne il dottorato nel 1598. Si veda I. Del Bagno, Legum doctores.
                La formazione del ceto giuridico a Napoli tra Cinque e Seicento, Jovene Editore, Napoli,
                1993, p. 305.
                   32  Asn, Not. Pietro Giovanni de Cesare (sch. 402) B. 2, non numerato. I. del
                Bagno, Legum doctores cit., p. 334. Sul ruolo di Ferrante Imperato nella nascente
                storia naturale americana si veda S. Brevaglieri, Natural desiderio di sapere cit.,
                pp. 44 sgg.
                   33  W. J. Bouwsma, The waning of the Renaissance, Cambridge, pp. 143 sgg. Giu-
                seppe Marcocci ha fatto delle distinzioni notevoli tra gli storici del mondo come Cam-
                pana, Tarcagnota, e poi altri più legati alle Monarchie o alla Controriforma, come Maffei
                o Botero; ma negli inventari convivono molto spesso e non si percepiscono distinzioni
                o contraddizioni tra gli uni e gli altri, particolarmente nel caso di Tarcagnota e Botero.
                Cfr. G. Marcocci, Indios, falsari, cinesi. Le storie del mondo nel Rinascimento, Bari, Edi-
                tori Laterza, 2019.
                   34  Si veda M.M. Benzoni, La cultura italiana e il Messico, cit., pp. 93 sgg.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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