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Echi del nuovo mondo nelle biblioteche napoletane tra i secoli XVI e XVII 509
quella di D’Anania . Quello che è sicuro è che Francesco Cesare, av-
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vocato ed eletto del popolo nel 1623, lo conservava nella sua biblioteca,
accanto a varie cronache del Regno, le Relazioni universali del Botero,
e vari accenni alla dinastia regnante, come la «Vita di Carlo quinto» e
l’Historia della Casa d’Austria .
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Non si tratta d’un caso isolato. Diverse biblioteche napoletane deli-
neano un’altra prospettiva sull’immagine del mondo, un terzo modello
intellettuale, non umanistico, e nemmeno proveniente dalla visione
italiana dell’America, ma legata strettamente alla Monarchia degli
Asburgo. Questa modalità sembra essersi diffusa dall’ultimo terzo del
secolo XVI, con il consolidamento del governo vicereale a Napoli e la
centralità spiccata delle notizie iberiche sull’America. Si trattava d’un
vincolo politico, ma anche di vita culturale e usanze condivise, pog-
giate sulla conoscenza delle fonti storiche spagnole . Il giudice Gio-
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vanni Andrea De Curtis, morto nel 1576, fu uno dei togati che parte-
ciparono al consolidamento politico del Viceregno; occupò la presi-
denza del Sacro Regio Consiglio e dovette conoscere personalmente i
luogotenenti: conservava in un «marzapanetto», cioè in un cofanetto
probabilmente in porcellana , delle medaglie con i ritratti di Carlo
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Quinto, don Pedro de Toledo, don Giovanni d’Austria e il cardinal
Granvelle . Anche i libri mostravano la sua appartenenza intellettuale
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al mondo della Monarchia cattolica, soprattutto nella sezione storica
che veniva dopo i numerosi volumi giuridici: c’era una Vita Caroli
Quinti, il re sotto il quale egli svolse la propria carriera , ma anche il
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35 Il libro è descritto «in quarto», come l’edizioni dell’Universal fabrica, mentre
L’universale descrittione del mondo di Giacomo Gastaldi fu stampato in 8º. Asn,
Not. Fabrizio Bassi (sch. 141) B. 52 c. 311 v.
36 Con ogni probabilità quella di P. Morigi. Asn, Not. N. Montanaro (sch. 775)
B. 37, c. 131 r. Sulla presenza del Nuovo Mondo nelle relazioni di Botero si veda
A. Albonico, Il mondo americano di Giovanni Botero, Bulzoni, Roma, 1990; R. De-
scendre, L’Etat du Monde: Giovanni Botero entre raison d’Etat et géopolitique, Li-
brairie Droz, Genève 2009.
37 All’inizio della Fabrica del mondo D’Anania elencava tra gli autori consultati
il las Casas, Fernando Colombo, Alvar Núñez Cabeza de Vaca, il Cortés, López de
Gómara, Cieza de León, Jerónimo Girava, Pietro Martire d’Anghiera e Fernández
de Oviedo. Cfr. S. Conti, La scoperta e l’idea dell’America tra scrittori, scienziati e
pensatori del Mezzogiorno d’Italia nei secoli XVI e XVII, in I. Luzzana Caraci e A.
d’Ascenzo (a cura di) Mundus Novus. Amerigo Vespucci e la sua eredità, CISGE,
Roma, 2007, pp. 113-130.
38 Il termine deriva dall’arabo martabān, per cui cfr. https://www.treccani.it/
vocabolario/marzapane/.
39 Asn, Not. Luigi Giordano (sch. 315) B. 32, c. 17 r.
40 Si trattava forse dell’opera del bibliotecario Willem Snouckaert van Schau-
wenburg.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)