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                   Il vincolo tra notaio e ospedale non richiedeva infatti un’esclusività
                nel rapporto professionale, come dimostrano altri esempi: a Roma, i
                notai del S. Spirito o i notai-segretari delle confraternite laicali non
                lavoravano solo per l’istituzione che li aveva assunti ma svolgevano
                attività privata ; a Napoli il rapporto tra l’Annunziata e il suo notaio
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                di fiducia, Petruccio Pisano, non appare dettato da vincoli di esclusi-
                vità e del notaio si conservano protocolli notarili che contengono atti
                non specificamente legati agli enti assistenziali .
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                   Con le stesse modalità, in maniera non esclusiva ma continua, Ni-
                cola Aprea svolse la sua attività notarile anche a servizio di enti assi-
                stenziali e confraternali: significativo che a lui si rivolgessero nel no-
                vembre 1450 i confrati di una confraternita palermitana, San Giacomo
                la Massara, con la richiesta di trascrivere nei suoi registri «pro cauthela
                dicte fraternitatis» una concessione accordata da Alfonso V per la cele-
                brazione dell’ufficio divino; le lettere attestanti quella concessione, per
                quanto non abrase seu cancellate, dovevano essere ricopiate: «in for-
                mam  publicam  redigi  debere  ac  de  eisdem  strumentum  publicum
                fieri» . Questo è d’altronde il primo compito di ogni notaio, uomo onesto
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                e  onorato:  saper  scrivere  utilizzando  i  termini  giuridici  e  le  formule
                adatte, in modo da trasmettere quella publica fides implicita nella sua
                funzione . Un ruolo tanto più importante nel caso di servizio prestato
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                a  un  ospedale:  il  notaio  doveva  essere  abile  nel  tradurre  le  istanze
                dell’ospedale in forme giuridiche efficaci e garantire una corretta ge-
                stione degli interessi dell’ente assistenziale.



                trocento, in A. Gamberini, M.L. Mangini (a cura di), Flos studiorum. Saggi di storia
                e di diplomatica per Giuliana Albini, Pearson Italia, Milano-Torino, 2020, pp. 283-
                302.
                   50  Cfr. A. Esposito, Gli archivi di ospedali e confraternite come fonti per la storia
                assistenziale e sociale di Roma, in G.T. Colesanti, S. Marino (a cura di), Memorie
                dell’assistenza cit., p. 212.
                   51  A Napoli il processo di ‘fidelizzazione’ dei notai si fa evidente a partire dalla
                seconda metà del XV secolo: l’incarico di notaio ufficiale dell’ospedale cominciò a
                tramandarsi  di  generazione  in  generazione,  come  dimostra  il  caso  della  famiglia
                Russo, di cui sette membri lavorarono nelle vesti di notai ufficiali dell’Annunziata
                nell’arco di un secolo (1466-1565): S. Marino, Un patrimonio storico a rischio: l’archi-
                vio  dell’Annunziata  di  Napoli,  in  G.T.  Colesanti,  S.  Marino  (a  cura  di),  Memorie
                dell’assistenza cit., p. 225. A Palermo, il notaio Antonio Cappa fu procuratore del
                monastero  di  S.  Caterina  per  ventisei  anni,  dal  1357  al  1383;  cfr.  P.  Sardina,  Il
                monastero di Santa Caterina e la città di Palermo (secoli XIV e XV), Associazione Me-
                diterranea, Palermo, 2016, pp. 122-125.
                   52  V. Russo, Il fenomeno confraternale cit., p. 55.
                   53  Cfr. D. Piñol Alabart (ed.), La auctoritas del notario en la sociedad medieval:
                nominación y prácticas, Trialba, Barcelona, 2015; G.T. Colesanti, D. Piñol, E. Sakel-
                lariou  (a  cura  di),  Il Notaio nella società dell’Europa mediterranea (secc. XIV-XIX),
                «RiMe. Rivista dell’istituto di Storia dell’Europa Mediterranea», 9 (2021).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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