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Morire in ospedale: il malato e il notaio (Palermo, 1435)         25


                   tuttavia, l’intuizione scaturita a partire dal testamento del 1435 e il
                   lavoro di spoglio finora compiuto sui registri notarili di Nicola Aprea,
                   consentono di aprire nuove prospettive di ricerca. Andrà poi suppor-
                   tata con ulteriori scavi archivistici la possibilità che il nostro notaio
                   sia stato tra quelli fidelizzati al nuovo ospedale.
                      Nel caso del testamento di un infermo, il notaio era chiamato a
                   mediare e tradurre la voce del testatore, inserendola in una forma
                   che fosse manifestazione della sua volontà . Il legame di Andrea nei
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                   confronti della struttura assistenziale che lo aveva accolto e curato,
                   forse per un periodo non breve di tempo, traspare dai legati destinati
                   all’ospedale palermitano: denaro per la celebrazione di messe e per
                   lavori da effettuare nella nuova struttura, un giumento, sono parte
                   della categoria di legati volti a provvedere alla salute dell’anima. E
                   proprio attraverso i legati pro anima «veniamo a contatto con figure
                   e istituzioni che godevano di grande fiducia e approvazione agli occhi
                   di coloro che intendevano beneficiarli e sostentarli» , a conferma del
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                   fatto che ogni testamento - fonte complessa e mai ordinaria, rivela-
                   trice della cultura e della mentalità del tempo che l’ha prodotta  -
                                                                                     64
                   può essere interrogato da molteplici angolazioni, così da entrare più
                   in profondità nelle dinamiche religiose, culturali, sociali, familiari,
                   affettive .
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                      Dal testamento di Andrea de Clara, atto privato e personale, vengono
                   fuori anche una serie di elementi utili per la ricostruzione della storia
                   dell’Ospedale Santo Spirito di Palermo, specie negli anni immediata-
                   mente successivi alla fondazione. Va prestata particolare attenzione a
                   un legato di Andrea, quello finalizzato a opere di edilizia da realizzare
                   all’interno dell’ospedale: attesta infatti che i lavori di rifacimento di Pa-
                   lazzo Sclafani (che è probabile iniziassero già prima dell’acquisto del
                   palazzo) continuarono in contemporanea al ricovero dei primi ospiti. Nei
                   decenni successivi furono completate le opere murarie relative alla co-
                   struzione della spezieria e dell’archivio, a piano terra, rispettivamente





                      62  Cfr. M. Calleri, Le ‘ultime parole’. Il ruolo di mediatore del notaio nel fine vita,
                   in A. Bassani, M.L. Mangini, F. Pagnoni (a cura di), Mediazione notarile. Forme e
                   linguaggi tra Medioevo ed Età Moderna, Pearson Italia, Milano-Torino, 2022 (Qua-
                   derni degli Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica, VI), pp. 51-65.
                      63  G. Zarri, Conclusioni, in M.C. Rossi (a cura di), Margini di libertà: testamenti
                   femminili nel Medioevo, Cierre edizioni, Verona, 2010, p. 520.
                      64  Cfr. Nolens intestatus decedere cit.; G. Rossi, Il testamento nel medioevo fra
                   dottrina giuridica e prassi, in M.C. Rossi (a cura di), Margini di libertà cit., pp. 45-70.
                      65  Si veda ad esempio lo studio di D. Piñol Alabart, A les portes de la mort. Reli-
                   giosität i ritual funerari al Reus del segle XIV, Centre de Lectura de Reus, Reus, 1998,
                   che muove dall’analisi di più di 200 testamenti.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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