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Le reti dei mercanti e delle fazioni genovesi: commerci globali, guerre d’italia e... 29
composto da filze, notaio per notaio, ed è molto ricco, ma poco inven-
tariato. Se la documentazione del XII e XIII secolo è stata inventariata
e pubblicata, per i secoli successivi esistono solamente alcuni spogli
parziali, condotti dagli antiquari e dagli eruditi, tra il XVIII e il XX
secolo . Si tratta di una condizione abbastanza frequente per la pe-
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nisola italiana, ma che a Genova si è strutturata in modo del tutto
peculiare e rende le ricerche di storia economica per questo periodo
piuttosto complesse.
Lo scopo di questo saggio è presentare alcuni casi di studio,
della storia di Genova e dei genovesi tra XV e XVI secolo, che coniu-
gano l’approccio economico-commerciale con quello politico-istitu-
zionale, lo studio delle fonti economiche e di quelle politiche . Og-
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getto del saggio sono la circolazione delle merci, le reti dei mercanti
e la loro interazione con le dinamiche politiche interne delle lotte di
fazione ed esterne delle guerre d’Italia. Tra il Quattro e il Cinque-
cento, così come le dinamiche politiche si allargarono, ossia si este-
sero in conseguenza delle nuove articolazioni degli assetti europei e
delle guerre d’Italia (1494-1559), anche le reti dei mercanti genovesi
si ampliarono progressivamente, raggiungendo aree del globo via
via più distanti.
Le merci di lusso erano scambiate o donate come beni di prestigio.
Seguirne la circolazione ci permette di fare la spola tra il contesto ge-
novese e quello delle corti della penisola, in particolare quella man-
menti di San Giorgio). Le serie contabili, del debito pubblico e della banca, sono
invece conservate presso la sede distaccata di Campi e sono ora poco accessibili.
A Genova, rispetto ad altri centri economici della penisola di pari importanza, come
ad esempio Firenze, i libri di conto dei mercanti compaiono in maniera rilevante
solo dalla seconda metà del Cinquecento. Per il Quattro-Cinquecento se ne sono
conservati solo alcuni pochi esemplari. La serie più completa è quella dei Sauli,
conservati nell’Archivio Durazzo di Genova e in quello di Tassarolo, si veda M. Bo-
logna (a cura di), L’Archivio della famiglia Sauli di Genova, «Atti della Società ligure
di Storia Patria», n.s. XL/2 (2000).
4 Per quanto riguarda l’archivio notarile, una serie di spogli sono stati portati
avanti nel corso degli ultimi secoli. Si vedano, per esempio, le raccolte Staglieno,
Remondini, Richeri, Longhi e Lagomarsino. Recentemente ho identificato una serie
di 28 volumi in folio presso un archivio privato. Si tratta di un lavoro che raccoglie
brevi riassunti di documenti notarili, redatti probabilmente per fini genealogici. È
stata riscontrata una corrispondenza tra questi riassunti e la documentazione di
archivio. Una riproduzione in formato digitale dei registri sarà messa a disposizione
dell’Archivio di Stato di Genova.
5 Per il periodo in questione rimando a due esempi che con un approccio diffe-
rente dal saggio qui presentato trattano delle connessioni tra ambito economico e
politico, E. Beri, Genova, Spagna, Medioevo, età moderna, politica, strategia, econo-
mia, in C. Ruta (a cura di), Luci sul Medioevo, Edizioni di Storia, Ragusa 2023, pp.
330-349 e M. Salonia, Genoa’s Freedom: Entrepreneurship, Republicanism, and the
Spanish Atlantic, Lexington Books, Lanham, MD 2017.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)