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Le reti dei mercanti e delle fazioni genovesi: commerci globali, guerre d’italia e...  33


                    iberica, e in particolar modo agli aragonesi . Inizialmente attraverso re-
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                    lazioni dinastiche (la figlia naturale di Alfonso d’Aragona, Maria, nel 1444
                    sposò Leonello d’Este). Negli anni Ottanta, quando gli scambi diven-
                    nero regolari, e poi durante gli anni Novanta, quando, con l’inizio delle
                    guerre d’Italia, divennero piuttosto intensi, si assistette ad un’ulteriore
                    accelerazione. Accanto ai carteggi politico-dinastici, ci sono quelli degli
                    agenti e dei mercanti, che corrono paralleli alla diplomazia. Se la corte
                    estense ha conservato un carteggio con la penisola iberica piuttosto
                    esiguo, per quanto concerne il segmento degli agenti e dei mercanti, i
                    carteggi gonzagheschi sono piuttosto ricchi e mostrano come l’inte-
                    resse principale per i Gonzaga fosse quello dei cavalli di pregio.
                         Tale tipologia documentaria è indipendente dalle questioni po-
                    litico-dinastiche: i carteggi di questo particolare segmento non su-
                    biscono cioè battute d’arresto per le questioni politiche . Si tratta
                                                                             14
                    di una tendenza che, come si vedrà nel prosieguo delle prossime
                    pagine, è possibile riscontrare anche nel vivo delle guerre d’Italia,
                    ossia nel primo e nel secondo decennio del Cinquecento e che in
                    relazione a Genova è particolarmente importante, perché molti mer-
                    canti di questa città investirono progressivamente i propri capitali
                    verso l’Europa occidentale e l’Atlantico. Si tratta inoltre di una ten-
                    denza che è sì, in certa misura, indipendente, nel senso che prose-
                    gue comunque, nonostante le battute di arresto nell’ambito politico-
                    istituzionale, ma che non è del tutto separabile, come si mostrerà,
                    dal contesto politico.
                         Dal punto di vista della metodologia della ricerca, il filo rosso, che ha
                    guidato le fasi iniziali del lavoro è stato, per così dire, necessariamente
                    documentario. I carteggi, facili da reperire e da passare in rassegna, ci
                    conducono da Mantova a Genova: ci permettono di individuare figure di
                    mercanti genovesi poco conosciute, che operavano in collegamento con
                    la corte dei Gonzaga; a partire da queste figure è iniziata la ricerca pro-
                    sopografica, complessa e lunga, sul fondo dell’archivio notarile genovese.
                    Dai singoli mercanti si è passati a ricostruire i legami tra le famiglie, poi
                    quelli delle reti mercantili. Queste ultime sono state messe in relazione,
                    quando è stato possibile, con le dinamiche fazionarie: ne mostrano una
                    dimensione nuova, descritta qui considerando le acquisizioni storiografi-
                    che e alcuni documenti di archivio.
                         Il saggio è diviso in tre parti, che rispecchiano i tre momenti più in-
                    tensi del carteggio gonzaghesco con Genova, tra la fine del Quattrocento
                    e i primi del secolo successivo. La prima serie di lettere apre uno scorcio


                       13  I. Lazzarini, Reti dinastiche e reti informative: i rapporti diplomatici fra i regni
                    iberici e i principati padani nel secondo Quattrocento (Mantova e Ferrara), «eHuma-
                    nista. Journal of Iberian Studies», 38 (2018), pp. 146-162.
                       14  Ivi, pp. 153-56.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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