Page 215 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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“Un simpaticissimo paese. Un nobilissimo popolo”. Il Giappone di Felice Santini 639
terminò il viaggio a Napoli, dopo tre anni e tre mesi in mare; con un
record di 42.000 miglia nautiche – quasi 76 mila chilometri di naviga-
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zione. Il medico di bordo era Felice Santini .
Proprio il suo resoconto di viaggio, tra gli altri pubblicati, uscito nel
1883 per la prima volta, con una seconda edizione, veneziana, nel
1884, ed una terza nel 1886, mette in luce un Giappone ormai piena-
mente, o quasi, entrato dall’immaginario alla cognizione abbastanza
precisa, un paese le cui delizie «sono state celebrate in tutti i modi ed
in tutte le lingue» (Santini:292) .
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Ma Santini, dopo aver elogiato la popolazione, i paesaggi, anche
quelli non veduti direttamente, i costumi e il carattere della natura e
degli abitanti, dedica lunghe pagine alla rivoluzione avvenuta per inter-
vento occidentale, a partire dall’arrivo degli americani nel 1853. Si
tratta di un elogio sperticato della «rivoluzione modernizzatrice», avve-
nuta con spargimento limitato di sangue, almeno dal suo punto di
vista, con immensi risultati per il commercio, ma anche con l’impove-
rimento improvviso di samurai e daimio (Santini:295). I samurai diven-
tano segretari, depongono la spada per prendere in mano la penna, e
lo stesso Carcano, console regio italiano, ne ha al proprio servizio uno.
Divengono esempi di «nobile rassegnazione» (Santini: 296). Ma Santini
capisce anche la portata sconvolgente, sia dal punto di vista econo-
mico, sia dal punto di vista culturale, delle «innovazioni esotiche» in
un contesto che è stato per millenni autosufficiente, o quasi. Lo spirito
2 Felice Santini, romano, nacque nel 1850 e morì nel 1922. Laureato in medicina nel
1872, seguì tutta la carriera militare fino a diventare colonello medico. Fece anche una
notevole carriera politica: deputato per quattro legislature a partire dal 1895, venne
nominato senatore nella XXIII legislatura, nel 1912. Legato alla destra storica, ma non
iscritto ad alcun partito, vicinissimo a Crispi, si fece tra l’altro difensore di Ferruccio
Macola, il politico e scrittore veneto che uccise in duello Felice Cavallotti. Dal punto di
vista professionale, egli diresse l’ospedale di Marina di Napoli e successivamente quello
di Venezia. Per molti aspetti, l’entusiasmo nelle narrazioni di viaggio dei due è molto
simile, come del resto lo stile, acceso e patriottico. D’altra parte lo stesso Macola era
stato nella Marina mercantile. Numerosi i suoi interventi parlamentari, a difesa dell’eser-
cito, per favorire la medicina militare, e in altri ambiti relativi alla propria sfera di inte-
ressi, che coincideva notevolmente con quella di Crispi. Certamente fu tra i parlamentari
più assidui del tempo. Così lo ricorda Tommaso Tittoni presidente del Senato nel 1922,
in un discorso funebre del 24 novembre del medesimo anno. Si vedano le pagine online
del Parlamento italiano (accesso: gennaio 2019).
3 Le citazioni sono dalla seconda edizione: Felice Santini, Intorno al mondo a bordo
della regia corvetta Garibaldi: anni 1879-80-81-82: memorie di viaggio, M. Fontana, Vene-
zia 1884. La prima edizione, del 1883, era molto ridotta (90 pagine circa) ed anche
diversa nel titolo: Relazione medica sulle campagne di circumnavigazione della corvetta
Garibaldi.
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)