Page 38 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                 dotati di grande spessore intellettuale e di notevoli capacità organizza-
                 tive. Com’è noto, una lunga tradizione storiografica erudita di orienta-
                 mento cattolico ha considerato queste associazioni in continuità con
                 le confraternite del Divino Amore e in parallelo ad altri istituti quali i
                 teatini, i cappuccini e i gesuiti, come parte di un movimento di ‘Riforma
                 cattolica’ che, in reazione alla crisi e alla corruzione della Chiesa,
                 avrebbe promosso una serie di iniziative volte alla carità, all’educazione
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                 e alla riforma del servizio pastorale .
                    Tuttavia, sulla scorta degli studi di Delio Cantimori, e soprattutto a
                 partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nuove ricerche hanno
                 messo in discussione il paradigma della ‘Riforma cattolica’ intesa come
                 processo di autoriforma coerente e lineare, contrapponendovi una
                 visione della Chiesa pretridentina ben più complessa, caratterizzata da
                 una molteplicità di idee e proposte diverse (come quelle di Carafa, di
                 Giberti, e del Beneficio di Cristo) e lacerata dai conflitti interni. Partico-
                 larmente significativa fu la persecuzione da parte del partito degli
                 ‘intransigenti’ (capitanato da inquisitori saliti al pontificato, come
                 Carafa e Ghislieri), sostenitori del potere papale, dell’Inquisizione e del-
                 l’ortodossia, ai danni degli ‘spirituali’ (rappresentati da alti ecclesiastici,
                 grandi aristocratici e celebri letterati), che, al contrario, erano aperti al
                 dialogo con i protestanti e sostenevano la giustificazione per fede senza
                 rompere con l’istituzione ecclesiastica e propugnavano la riforma della
                 Chiesa fondata sull’azione pastorale dei vescovi. In questa prospettiva
                 il concetto storiografico di ‘Controriforma’ è stato in parte identificato
                 proprio con la repressione operata dagli ‘intransigenti’ verso ogni ideale
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                 di riforma della Chiesa diverso da quello da loro sostenuto .
                    In questo quadro alcuni dei nuovi istituti religiosi sono stati assor-
                 biti nel partito degli ‘intransigenti’ (come i teatini), mentre altri sono
                 stati avvicinati agli ambienti ‘evangelici’ o ‘spirituali’ (i cappuccini, i
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                 primi gesuiti e il Divino Amore) . Al contempo, se da una parte i bar-


                    1  P. Paschini, Tre ricerche sulla storia della Chiesa nel Cinquecento, Edizioni Liturgi-
                 che, Roma, 1945; H. Jedin, Riforma cattolica o Controriforma? Tentativo di chiarimento
                 dei concetti con riflessioni sul Concilio di Trento, Morcelliana, Brescia, 1957 (ed. or. 1946).
                 In ambito storiografico anglo-americano, dove il concetto di ‘Riforma cattolica’ è stato
                 sostituito da quello un po’ indefinito di Early Modern Catholicism, l’interpretazione dei
                 gruppi in questione è rimasta invariata.
                    2  Per una sintesi recente di tale impostazione cfr. M. Firpo e G. Maifreda, L’eretico
                 che salvò la Chiesa.  Il cardinale Giovanni Morone e le origini della Controriforma, Einaudi,
                 Torino, 2019, Introduzione.
                    3  Si vedano A. Vanni, «Fare diligente inquisitione». Gian Pietro Carafa e le origini dei
                 chierici regolari teatini, Viella, Roma, 2010; M. Camaioni, Il Vangelo e l’Anticristo. Bernar-
                 dino Ochino tra francescanesimo ed eresia (1487-1547), Il Mulino, Bologna, 2018; G.
                 Mongini, Maschere dell’identità. Alle origini della compagna di Gesù, Edizioni di Storia e
                 Letteratura, Roma, 2017; G. Alonge, Dalla carità all’eresia. Il Divino Amore e il dissenso
                 religioso nell’Italia del primo Cinquecento, «Rinascimento», LIV (2014), pp. 187-210. Per


                                                                                n. 47
                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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